Isabella Noventa, Freddy Sorgato nel suo memoriale: ‘Morta per un gioco erotico’

isabella noventa

Colpo di scena al processo per la morte di Isabella Noventa. Freddy Sorgato, imputato con la sorella Debora e l’amica-amante Manuela Cacco, ha consegnato un suo memoriale al giudice in cui insiste sulla sua innocenza e dichiara che Isabella sarebbe morta per un gioco erotico. “Ci dedicammo a effusioni e poi lei si è accasciata“, ha scritto l’uomo nella sua deposizione, mandata in onda dal programma di RaiTre Chi l’ha visto?. Il processo però ha riservato un altro colpo di scena. Nel corso della requisitoria, il pm Giorgio Falcone ha indicato nei tre imputati gli assassini della donna che non sarebbe stata uccisa in casa, come indicherebbero alcune intercettazioni.

Il processo per la morte di Isabella Noventa vede ad ora due distinte versioni: quella della difesa, in particolare di Freddy Sorgato, e quella dell’accusa.

La prima è affidata a un memoriale dell’uomo in cui si parla di “effusioni varie e pratiche giocose” in cui si sarebbero intrattenuti la notte della sua morte “per accaldare la serata“. Durante questi “giochi erotici, Isabella si accasciava senza darne segno alcuno“. A quel punto si sarebbe adoperato per prestarle soccorso ma, accortosi che non c’era più nulla da fare, sarebbe stato colto dal “panico e dalla paura” tanto da “disfarsi del cadavere, mettendolo in un sacco e gettandolo nel fiume“.

Nel memoriale, Freddy Sorgato cita anche Manuela Cacco: la donna sarebbe arrivata a casa sua mentre lui era in doccia e solo allora avrebbe avuto l’idea di farle indossare il giubbino bianco perché venisse ripresa dalle telecamere e alterasse così l’ora dell’omicidio e di chiamare la sorella Debora “per rincasare con lei“. Sorgato si professa dunque innocente di omicidio e anzi conclude che non avrebbe mai fatto del male a Isabella “per nessuna ragione al mondo“.

La ricostruzione dell’accusa è invece opposta. Il pm Falcone è stato chiaro nel suo intervento: a uccidere Isabella Noventa sono stati i fratelli Sorgato e Manuela Cacco e poi ne hanno occultato il cadavere perché non si potesse risalire alle modalità della morte. A supporto della tesi, la Procura ha portato intercettazioni audio e video di alcune conversazioni avute dai tre in diverse occasioni dal carcere.

La prima è tra Debora e la madre: la donna dice che il corpo della Noventa è stato occultato in un luogo molto lontano e non lo troveranno.

La seconda è tra Freddy Sorgato e l’ex che va a trovarlo in carcere. Riferendosi alla casa, l’uomo dice che “lì non è stato ucciso nessuno e il corpo di Isabella non lo troveranno mai; la terza infine è con il suo compagno di cella a cui ha raccontato di aver buttato il corpo in un cassonetto per i rifiuti.

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