Insegue jihadisti sul tetto, ferito gravemente finanziere italiano

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E’ ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Palermo Pasquale Gagliardo, 27 anni, il finanziere che è stato ferito durante un inseguimento ad alcuni jihadisti a Menfi, in provincia di Agrigento. I familiari, appena appresa la notizia, sono partiti facendo tappa prima alla caserma della guardia di finanza di Giugliano, quindi prendendo l’aereo da Capodichino con destinazione Palermo. Con mamma Fortuna e papà Giuliano c’è anche la fidanzata del finanziere, Francesca. Il cognato, consigliere comunale, spiega: “Siamo in ansia, preghiamo la Madonna. E’ un bravo ragazzo Pasquale, ama il suo lavoro”.

Pasquale si era sposato un anno fa. Poi era arrivata la missione ‘Scorpion Fish’ con altri colleghi. Proprio durante una azione, è rimasto gravemente ferito (ma non è in pericolo di vita, fanno sapere dall’ospedale siciliano). Il sindaco Antonio Poziello dice: “Un nostro concittadino, militare della Guardia di Finanza, nello svolgimento del proprio dovere ha avuto un incidente e versa in gravi condizioni. Il militare è caduto dal tetto di una casa, durante l’inseguimento a un uomo armato, ed è stato trasportato in ospedale per le ferite riportare. Era impegnato nell’operazione che ha portato a 15 fermi di tunisini e italiani per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

Più nel dettaglio, Pasquale è caduto dal quarto piano di uno stabile mentre inseguiva un migrante armato. Avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe scivolato. Inizialmente alpino, Pasquale Gagliardo aveva poi dato una svolta alla sua carriera decidendo di entrate nelle Fiamme Gialle. L’operazione a cui ha partecipato il finanziere fa parte della missione, coordinata dalla Procura di Palermo, che ha portato ad arrestare persone accusate di aver organizzato il traffico di migranti dalla Tunisia per portare jihadisti in Italia.

Gli arrestati sono tutti accusati di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi. La banda gestiva i viaggi sulle coste siciliane di piccoli gruppi di migranti a bordo di gommoni veloci. Quando è stata scoperta dalla Guardia di Finanza, era pronta a imbarcare soggetti ricercati dalla polizia tunisina per gravi reati o per possibili connessioni con formazioni jihadiste. Tra questi, un soggetto temeva di venire respinto dalle autorità italiane per terrorismo.

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