INPS, confermato l’aumento delle pensioni: ecco chi ha diritto agli arretrati

L’INPS ha dato conferma dell’aumento delle pensioni, ma solo per alcune categorie. Scopriamo a chi spetta l’aumento delle pensioni e chi ha diritto anche a percepire gli arretrati!

Sede INPS Bologna
Sede INPS Bologna – Nanopress.it

Con un comunicato stampa l’INPS ha diffuso la notizia dell’aumento delle pensioni per una determinata categoria. A percepire l’aumento saranno i titolari delle pensioni minime, che riceveranno anche gli arretrati. L’INPS ha reso nota la notizia con un’ordinanza pubblicata il 26 giugno 2023. Vediamo chi percepirà gli aumenti e anche gli arretrati sulle pensioni!

Gli aumenti delle pensioni arriveranno a luglio

L’INPS ha emanato un comunicato in cui dice che ai titolari delle pensioni minime verrà corrisposto un aumento, come stabilito dalla legge di Bilancio 2023. Gli aumenti spetteranno quindi a coloro che prendono un importo di pensione minima e li riceveranno nel cedolino di luglio.

Non solo, oltre all’aumento del mese corrente, gli spettanti riceveranno anche gli arretrati spettanti. Il comunicato è emanato il 26 giugno 2023, a conferma di quanto stabilito nella legge di bilancio. Riceveranno l’aumento e gli arretrati anche coloro che prendono un importo di pensione inferiore a quello definito minimo.

aumento pensioni
aumento pensioni – Nanopress.it

Chi riceverà gli arretrati

Come confermato dall’INPS nel comunicato emanato lo scorso mese, nel mese di luglio i pensionati aventi diritto riceveranno l’aumento stabilito nella legge di Bilancio 2023. Questo aumento è previsto dalla legge 197/2022, che stabilisce un incremento ai trattamenti pensionistici pari o sotto l’importo minimo a partire dal primo gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2024.

La misura è stata approvata per venire incontro ai cittadini che hanno avuto gravi ripercussioni a causa dell’aumento dell’inflazione. L’aumento consiste nell’1,5% per il 2023, che per i pensionati 75enni e over verrà elevato al 6,4%.

Per il 2024 l’aumento sarà pari a 2,7% per tutti e farà riferimento al trattamento mensile lordo degli importi di pensione totali percepiti dal titolare. Gli importi complessivi devono risultare uguali o al di sotto del trattamento minimo stabilito dall’INPS.

Invece, i pensionati potranno percepire a luglio gli arretrati del periodo che va dal primo gennaio 2023 o da quando decorre il trattamento. Sul cedolino l’importo verrà specificato con una voce apposita.

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Aumenti pensioni – Nanopress.it

Come funzionano gli aumenti

E’ importante sottolineare che il trattamento minimo provvisorio pensionistico nel 2023, come specificato nella circolare emanata dall’Inps, è pari a 563,74 euro, il che vuol dire che rispetto al 2022 è cresciuto del 7,3%.

Quest’importo, con la maggiorazione dell’1,5% aumenta fino ad essere pari a 572,20 euro. Invece, con la maggiorazione del 6,4% l’importo sale a 599,82 euro. Inoltre, come sottolineato nella circolare emanata dall’istituto previdenziale, se si tratta di pensione integrata con importo minimo, l’aumento è calcolato tenendo conto dell’importo accorpato con l’importo minimo.

Se si tratta di trattamenti pensionistici non accorpati all’importo minimo, di cifra uguale o sotto il livello minimo stabilito dall’INPS, il calcolo dell’aumento è effettuato sull’importo in pagamento al lordo.

Nel caso il titolare del trattamento compie 75 anni nel corso del 2023 l’aumento è adeguato dal successivo mese a quando compie gli anni. Per quanto riguarda i trattamenti pensionistici ai superstiti cointestati, gli aumenti sono divisi tra coloro che ne hanno diritto e considerando l’importo globale che spetta ai cointestatari. Se si tratta di trattamenti convenzionati a livello mondiale, l’aumento è corrisposto in base al trattamento lordo della rata italiana.

Come già detto, nel 2024 gli aumenti sono stabiliti tenendo conto del trattamento minimo che dall’anno prossimo entrerà in vigore, il quale non subirà influenze dagli incrementi ulteriori avvenuti nel 2023. Questo vuol dire che è applicato il 2,7% ai nuovi trattamenti minimi, a prescindere dall’età e a cominciare dall’inizio del 2024.

Come abbiamo visto, l’Inps ha confermato gli aumenti sulle pensioni minime e ha anche specificato a chi spettano aumenti e arretrati, che l’ente corrisponderà nel mese di luglio.

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