Incidente con tasso alcolemico quattro volte il consentito, assolto per un cavillo

Incredibile vicenda che arriva dalla provincia di Asti dove un guidatore poi rivelatosi con il tasso alcolemico superiore di ben quattro volte il consentito ha causato un incidente e, una volta fermato dalla polizia, è stato sottoposto all’alcoltest. Tuttavia per un cavillo legale è stato scagionato da ogni responsabilità visto che i vigili si sono dimenticati di avvisarlo della possibilità di fare intervenire, eventualmente, un legale. Un ennesimo caso in cui per un errore procedurale qualcuno riesce a farla franca nonostante evidenti responsabilità.

In sostanza la legge dice che anche chi viene sottoposto a un alcol test da parte dell’autorità dopo essere stato fermato in strada abbia il diritto di chiamare un avvocato, ossia il proprio legale. Se questo diritto viene negato, o comunque non viene comunicato, l’esame in questione anche se rivela esiti molto gravi non può essere considerato valido.

E sta proprio qui il cavillo che ha permesso a un 36enne originario di Asti di evitare pesanti sanzioni. La cronaca racconta che un uomo di 36 anni ha causato un incidente lo scorso dicembre 2016 nel capoluogo di provincia piemontese presso viale Vittoria.

La polizia municipale ha immediatamente fermato l’uomo eseguendo alcoltest e rilevando un tasso alcol nel sangue superiore 2.2. Tuttavia, il legale dell’uomo, Alberto Masoero, ha dimostrato che le rilevazioni non potevano essere considerate valide visto che l’uomo non era stato avvertito della possibilità di chiamare il proprio legale.

Nello specifico, la polizia municipale non aveva avvertito di questa possibilità, se non solamente al secondo esame. Dunque, nel successivo processo, è arrivata la decisione dell’assoluzione dall’accusa di guida stato di ebbrezza come da sentenza pronunciata dal giudice Francesca Di Naro.

Il tutto nel pieno rispetto delle leggi che, come è ben noto, spesso offrono vie di fuga a causa di questi cavilli.

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