Imu agricola 2015: costo, aliquote e scadenze

Alla fine è arrivato il decreto, che renderà esenti dall’IMU i terreni montani e parzialmente montani. “Ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di provvedere in materia di esenzione dell’imposta municipale propria (IMU) – si legge dal testo del Decreto Legge n. 4 del 24 gennaio 2015 – sui terreni agricoli ricadenti in particolari aree, al fine di modificare i criteri di individuazione dei comuni esenti, anche alla luce dei provvedimenti cautelari resi dalla magistratura amministrativa, così da ssicurare un gettito necessario per il bilancio dello Stato”.

Classificazione dei comuni

Per l’esenzione il decreto si avvale dei dati forniti dall’ISTAT su particolari gruppi di comuni montani e pedamontani – a seconda della collocazione altimetrica -. Nello specifico a decorrere dal 2015 l’esenzione dell’imposta sarà applicata “ai terreni agricoli, nonchè a quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati totalmente montani” e “ai terreni agricoli, nonchè quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (…), iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei comuni parzialmente montani”.

Secondo queste determinate classificazioni, i territori iscritti in elenco saranno esenti dall’imposta IMU sia per l’anno 2014 che per gli anni a venire. Per i comuni “di categoria P” – definiti parzialmente montani – l’IMU sarà applicata soltanto nell’eventualità in cui i proprietari dei fondi non siano in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto.

NM

Cambia la musica per i comuni sotto la sigla NM – comuni non montani – nei quali l’IMU dovrà essere versata per tutte le tipologie di terreno. Si ricorda che la scadenza è vicina: è stata fissata al 10 febbraio

Il rovescio della medaglia

Pur avendo riscosso grande approvazione mediatica, la questione dell’IMU agricola è paragonabile all’idea del lancio di un sasso in un grande stagno: sul gettito totale IMU previsto per il 2014 – circa 25 miliardi -l’imposta sui terreni agricoli avrebbe inciso soltanto per uno stentato 1,4% – pari a 350 milioni di euro -.

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