Il reddito medio degli italiani del 2022 è aumentato, ma ci sono ancora molte differenze

Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Economia e delle Finanze, il cui titolare è Giancarlo Giorgetti, in quota Lega, nel 2022 il reddito medio degli italiani è cresciuto del 4,5% rispetto al 2020: da 21,6mila, infatti, si è passati ai 22,5mila dell’anno appena trascorso, ma in questo aumento ci sono molte differenze, che riguardano tanto la tipologia del reddito, quando l’età, il genere, e soprattutto l’area geografica dei contribuenti.

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Banconote da 50, 20 e 100 euro – Nanopress.it

A pesare, infatti, in questo incremento dei redditi è soprattutto il fatto che i lavoratori autonomi, rispetto all’anno della pandemia da coronavirus, hanno visto un aumento del 15%, che tradotto in soldi è pari circa a 7,8mila euro rispetto al 2020. Il 41% degli italiani, tra l’altro, ha dichiarato meno di 15mila euro, e gran parte sono ragazzi sotto i 25 anni d’età, sicuramente la fascia più colpita da salari bassi.

Gli italiani sono più ricchi rispetto al 2020, ma il 41% di loro vive con un reddito inferiore ai 15mila euro

Qualche giorno il Mef, il ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato sul suo portale i dati riguardanti le dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti italiani del 2022, relative all’anno di imposta del 2021. La prima cosa che balza all’occhio è che, rispetto al reddito medio del 2020, ovvero quando l’Italia fu colpita dalla pandemia da Covid, c’è stato un aumento, e benché sia stato generale, quindi per qualsiasi tipologia di reddito, non è stato diffuso per fascia d’asta, genere e area geografica.

A fronte di 41,5 milioni di italiani che hanno presentato la dichiarazione, il reddito complessivo è stato di 912 miliardi di euro, e quindi quello medio è di 22,5mila euro, in aumento del 4,5% rispetto ai 21,6mila euro del 2020, ma superiore anche a quello del 2019.

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Un portafoglio con banconote da 20, 10 e 5 euro – Nanopress.it

I dipendenti, nel dettaglio, hanno dichiarato un reddito medio pari a 21,5mila euro, i lavoratori autonomi pari a 60,8mila euro e i pensionati pari a 19mila euro. I redditi che sono aumentati di più rispetto allo scorso anno sono stati quelli degli autonomi, che hanno registrato in media una crescita del 15% (7,8mila euro), mentre i redditi da lavoro dipendente sono aumentati in media del 4% (più o meno 800 euro) e quelli da pensione in media meno del 2% (300 euro).

Nonostante l’aumento, però, il 41% dei contribuenti ha dichiarato un reddito inferiore ai 15mila euro, e sono 16,7 milioni di persone che in media hanno dichiarato per il 2022 7mila euro. Altri 5,5 milioni, quindi il 13,5%, ha dichiarato tra i 15 e i 20mila euro, mentre il 16,5%, ovvero 6,7 milioni, si sono tarati tra i 20 e i 26mila euro. Solo l’1,3%, ancora, ha guadagnato tra i 75 e 100mila euro, ovvero 542mila persone, nettamente di meno di chi ha dichiarato tra i 26 e i 35mila euro, che sono stati 5,9 milioni pari al 14,6%, e 4,6 milioni che, invece, vanno dai 35 ai 75mila (l’11,5% del totale).

Rispetto a due anni fa, in effetti, è cresciuto il numero di contribuenti che hanno dichiarato più di 100mila euro, se nel 2021 erano 498mila, i redditi dell’anno scorso superiori ai 100mila sono stati 576mila, che corrispondono all’1,4% del totale. Di questi, 461mila (la maggior parte in pratica) è stata tra i 100 e i 200mila euro, 67mila tra i 200 e i 300mila euro, e solo 48mila oltre i 300mila euro, con un reddito medio pari a 607mila euro.

Per quanto riguarda la differenza tra fasce d’età, i più “ricchi” sono quelli che vanno dai 45 ai 64 anni, che nel 2022 hanno dichiarato in media 26,8mila euro, seguono le persone sopra i 64 anni, la maggior parte pensionati, che hanno dichiarato 22,7mila euro, e poi quelli che vanno dai 25 ai 44 anni con 19mila euro di reddito medio.

Sono state, poi, 1,8 milioni le dichiarazioni presentati da under 25 che non sono arrivate sopra i 7mila euro, e si sono fermate (mediamente) a 6,8mila euro. Qualche segnale positivo, però, c’è: rispetto alle dichiarazioni dei redditi del 2021, infatti, il reddito medio dei ragazzi sotto i 24 anni è aumentato del 3%, 180 euro circa, e sono cresciuti anche quelli della altre fasce d’età. Chi ha tra i 25 e i 44 ha visto un aumento del 7% pari a 1200 euro, del 5% ce l’ha avuto chi sta nella fascia successiva che in termini di soldi è di 1360 euro in più, e infine gli over 64 hanno avuto un aumento di 654 euro, quindi del 3%.

Differenze di retribuzione, e quindi di reddito, poi, ci sono anche in base al genere. Gli uomini, infatti, nel 2022, hanno dichiarato in media 26,7mila contro le donne che si sono fermate “ad appena” 18,1mila euro. Il dislivello quindi è a favore dei primi, che guadagnano in media il 48% in più delle seconde, nonostante i numeri dei contribuenti, in senso assoluto, siano più o meno gli stessi: perché i maschi sono 21,1 milioni e le femmine sono 19,4 milioni.

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Una donna che paga in contanti – Nanopress.it

Anche per quanto riguarda gli aumenti, quelli degli uomini sono stati più consistenti rispetto a quelli delle donne: rispetto al 2021, i primi hanno visto una crescita del 4,9% pari a 1250 euro, mentre le donne hanno avuto un aumento del 3,8% che nella realtà dei fatti, e dunque in termini di soldi, si è fermato a poco più della metà rispetto ai maschietti, con 669 euro in più rispetto a due anni fa.

A livello geografico, in ultima istanza, le differenze sono ancora più accentuate, perché tra la Lombardia, la regione in cui il reddito medio è più alto, e la Calabria, quella in cui è più basso, passato più di 10mila euro. I lombardi, infatti, hanno guadagnato in media 26,6mila euro contro i 16,3mila dei calabresi, in pratica il 63% in più. Tra le regioni più ricche ci sono l’Emilia Romagna (24,8mila euro), il Trentino Alto Adige (24,5mila), mentre tra le più povere ci sono il Molise (17,5mila), la Basilicata, la Puglia e la Sicilia che si attestano tra i 17,6mila e 17,7mila euro.

Rispetto al 2021, il reddito medio è aumentato in tutte le regioni di almeno il 3,9%, con l’eccezione dell’Umbria, che si è fermata all’1,4%. In Valle d’Aosta si è andati di molto oltre la media, arrivando al 7%, ma anche in Lombardia l’aumento è stato più cospicuo rispetto al resto d’Italia, con il 5,1%, ma sopra la media ci sono anche Liguria, Toscana, Veneto, Marche, Emilia Romagna e Molise. Tra le cinque regioni più benestanti solo il Lazio non è una regione settentrionale.

Per quanto riguarda le macroarea, i residenti del Nord-Ovest percepiscono redditi medi di 25,6mila euro, nel Nord-Est di 24,2mila euro, nel Centro di 23,3 mila e al Sud di 18mila euro.

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