Il rapper Gemitaiz augura la morte a Salvini, il ministro su Twitter: “Ma chi è sto fenomeno”

[didascalia fornitore=”ansa”]il tweet del ministro degli Interni Matteo Salvini in risposta a Gemitaiz[/didascalia]

C’è sempre modo per avere qualche ora di notorietà. Il rapper Gemitaiz ha deciso di trovarla così. Augurando la morte su Instagram al ministro degli Interni Matteo Salvini. Il 29enne rapper romano pare non sia nuovo a certe provocazioni. E questa volta ha voluto farlo con toni forti e diretti all’uomo politico del momento. Attenzione, con tanto di autoscatto e mantello della morte accompagnato dalle icone che ricordano due modelle di Playboy.

All’anagrafe Davide De Luca , il rapper Gemitaiz ha continuato a infuocare la polemica con altre storie pubblicate su Instagram, con gli screenshot dei commenti ricevuti dopo l’uscita su Salvini. Il tutto dopo che la provocazione aveva fatto centro perché Salvini su Twitter ha voluto replicare: “Salvini ti auguro il peggio, SE MUORI facciamo una festa”. Parola del rapper Gemitaiz, ma chi è ‘sto fenomeno? Che problemi ha, secondo voi???”.

Quello di Gemitaiz è stato poi un vero e proprio appello ad una sorta di sommossa contro il male: “Rapper, cantanti, attori, modelle e influencer, tirate fuori le palle e schieratevi. Siamo tanti anche noi“. La questione non ha lasciato inermi i vertici della Lega che si sono letteralmente infuriati. Soprattutto non è passata inosservata a Luca Morisi, stratega social del segretario del Carroccio, che su Facebook ha denunciato l’accaduto. Subito dopo Gemitaiz ha corretto il tiro attraverso una nuova storia su Instagram. E’ stato rimosso e sostituito con un ammissione di colpa al grido di “odio i razzisti, e mi piace”. Matteo Salvini non ha ancora detto la sua sulla vicenda, ma gli altri esponenti della Lega hanno commentato sui social network con sdegno. Roberto Calderoli su tutti: “Auspico che la Polizia Postale intervenga subito per rimuovere questo post e bloccare il profilo social di questo rapper e che la magistratura apra’ un fascicolo a riguardo”.
Anche Lucia Borgonzoni e lo stesso Luca Morisi hanno segnalato l’accaduto e sul web piovono critiche a Gemitaiz per la violenza comunicativa del suo messaggio.

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