Il primo negozio gestito da robot apre in Giappone

Robot negozio

Un negozio gestito completamente da robot è realtà e dove altro se non in Giappone? Grazie a una collaborazione tra l’operatore telefonico locale Softbank e l’americano Sprint, è stato inaugurato un punto vendita condotto da automi Pepper realizzati dalla società Aldebaran Robotics, che consiglieranno su prodotti e promozioni, potranno dare consigli e addirittura scherzarci su con qualche battuta. Ci saranno robot “manager”, specialisti e “time killer” (forse quelli che ti vendono gadgettini inutili?) in una gerarchia tipicamente nipponica. I robot Pepper potranno sottoscrivere piani e contratti, proprio come gli umani. Scopriamone di più.

Forse non avremo mai un futuro con robot maggiordomi e che faranno tutti quei lavori che noi consideriamo non così gradevoli, gratificanti e/o comodi. Certo, bracci e sistemi automatizzati sono già parte del presente sulla Terra così come nello spazio a bordo della ISS che orbita intorno al pianeta, tuttavia l’immagine del robot umanoide che può conversare con noi, servirci e riverirci a gratis (pagando solo il costo iniziale, per l’alimentazione e manutenzione) nonché addirittura soddisfarci fisicamente sembra che debba rimanere nei libri e film di fantascienza per un po’. Eppure, ogni tanto, escono delle chicche notevoli (come quello per la telepresenza).

Negozio Softbank

Un po’ come questo progetto che vede insieme Softbank e Sprint: i due operatori telefonici hanno organizzato e allestito un negozio come quelli che sono ormai disseminati in tutto il mondo, per acquistare smartphone e accessori, sottoscrivere piani e abbonamenti o ancora chiedere consulenze e consigli. Peccato che al posto dei dipendenti in carne e ossa ci siano questi robottini chiamati Pepper: realizzati dalla società francese Aldebaran Robotics, promettono di avere l’empatia di comprendere le emozioni umane.

softbank store

Dal costo di 1670 dollari ciascuno, potranno così tentare di percepire le manifestazioni della nostra emotività e consigliarci (leggi = intortarci) per farci comprare smartphone, offerte, abbonamenti e quant’altro. Avrà successo? Molto probabile, anche se probabilmente sarà effimero, un’ennesima dimostrazione che questi robot per ora faranno parte soltanto di esibizioni fini a se stesse.

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