Il Marchese del Goal: dal disastro europeo al tracollo Juve

Sta settimana non è stata certo delle più positive per il calcio italiano. Tra Champions ed Europa League, solo ‘na squadra italiana è riuscita a qualificasse ai quarti de finale, la Roma. Non certo ‘na bella media. Ner frattempo pure er campionato c’ha regalato quarche colpo de scena, nella giornata in cui l”Inter capolista nun ha giocato pe’ corpa der Covid. Ecco allora tutto er mejo, ma soprattutto er peggio (purtroppo) della settimana calcistica.

La Roma resta “sola” in Europa

Come detto sta settimana s’è consumata la strage delle italiane in Europa. Ma noi preferimo partì dall’unica nota lieta della settimana europea: la Roma s’è qualificata ai quarti de finale. E c’è da dì che l’ha fatto pure bene, facendola sembrà ‘na formalità. I giallorossi se so liberati dello Shaktar (squadra tutt’altro che scarsa) vincendo 2-1 pure ar ritorno, dopo er netto 3-0 dell’andata. La squadra de Fonseca in Europa sembra trasformata e perfettamente a proprio agio. Mo però arriva la parte più difficile: ai quarti ce sarà l’Ajax e poi, se tutto va bene, er Manchester United. Du’ scogli niente male da sormontà, ma se la Roma gioca come contro gli ucraini se la può giocà co’ tutte.

Tutte a casa le altre italiane

Arrivamo alla nota dolente: le altre italiane so state tutte eliminate. C’è da di che le squadre eliminate sta settimana (Lazio, Atalanta e Milan) giocavano contro avversari superiori. La loro eliminazione nun è certo uno scandalo, molto più gravi so state quelle già consumate della Juve, der Napoli e dell’Inter. Fatto sta che er movimento der calcio italiano se dovrebbe fa quarche domanda, perchè ritrovasse ai quarti de finale co’ solo una squadra nun è proprio ‘na bella cosa. Quarche volta me sembra che certe squadre facciano de tutto pe’ arrivà in Europa e poi quando ce stanno la vivono come ‘n peso, come quarcosa che tanto sai che nun vincerai e allora nun te ci impegni manco tanto. Sto discorso nun vale pe’ tutti, ma troppo spesso le italiane sembrano snobbà l’Europa, specialmente l’Europa League. E questo secondo me, nun è accettabile.

Napoli show all’Olimpico

Er Napoli ce sta a prende gusto. Sta settimana la squadra de Gattuso ha vinto due big match, entrambi in trasferta e senza subì goal. Dopo er Milan, infatti, anche la Roma ha dovuto capitolà davanti a un Napoli che sembra finarmente avè trovato la quadratura giusta. Gli azzurri stanno a trovà fiducia e continuità de’ risultati. Non ha caso so tornati a un passo dalla zona Champions, pure co ‘na partita in meno. Fa strano pensà che Gattuso continui a esse in discussione (anzi secondo molti lascerà er Napoli a fine stagione in ogni caso) nonostante stia a portà ‘na squadra che ha giocato pe mesi co’ n’attacco decimato a lottà fino alla fine pe’ la Champions. Io ste cose nun le capisco.

Il Milan riparte da Ibra

Torna Ibra e er Milan torna a vince. Oddio nun è che prima perdesse sempre eh, però negli urtimi tempi ha fatto fatica a trovà continuità de risultati. Oltre a Ibra ce so state ‘na marea de assenze che prima o poi dovevano pesà. Mo però la squadra se sta a ricompone e cor ritorno de Ibra è tornata pure la vittoria. La partita co’ la Fiorentina nun è stata de certo ‘na passeggiata de salute, ma alla fine i rossoneri so riusciti a portassela a casa co’ merito. Forse è tardi pe’ pensà de riprende l’Inter (distante ancora 6 punti e co’ na partita in meno), ma ritrovà le certezze è fondamentale pe’ difende a tutti i costi er posto Champions dall’assalto delle inseguitrici.

Juve, che figuraccia!

Concludiamo co’ la più grande sorpresa della giornata de Serie A. La Juve era chiamata ad approfittà der fatto che l’Inter nun giocasse pe’ provà a mette un po de pressione sulla squadra de Conte. I bianconeri affrontavano er Benevento allo Stadium e nessuno avrebbe scommesso ‘na lira sulla squadra der buon Pippo Inzaghi. E invece è successo l’impensabile: er Benevento ha fatto l’impresa e ha battuto la Juve nel suo stadio. Una catastrofe pe’ la squadra bianconera che sta vivendo senza dubbio er peggior momento degli ultimi 10 anni. A fine stagione ce saranno tante riflessioni da fa: su Ronaldo, su Pirlo, su tanti giocatori che nun sembrano all’altezza de ‘na piazza der genere e, soprattutto, sui dirigenti che hanno fatto tante scelte che se stanno a rivelà tutt’altro che azzeccate. Occhio perchè potrebbe essece aria de rivoluzione.

Impostazioni privacy