I motivi per cui il nuoto fa bene

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C’è sempre un buon motivo per nuotare. Non è lo slogan di una piscina, ma ciò che ci dicono la ricerca, la scienza e la medicina. E non c’è età limite per imparare a nuotare o per farsi un bel tuffo. Potremmo citare ‘Cocoon’, pellicola cult che mostra vecchietti immergersi in una piscina e, come per magia, riprendere la giovinezza. Ma non serve ricorrere al cinema per accorgersi dei benefici che fanno alcune bracciate fatte con regolarità.

Ho l’asma e nuoto

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Difficile trovare controindicazioni al nuoto. Pure chi soffre di asma e quindi è impossibilitato a frequentare le palestre, nuotando in aria costantemente umida vedrà alleviarsi i sintomi della patologia. Sulla rivista scientifica ‘Respirology’, è stata pubblicata una ricerca eseguita su un gruppo di ragazzi asmatici. Dopo un ciclo di sei settimane in piscina, ci sono stati miglioramenti notevoli nella gravità dei sintomi. Un anno dopo aver terminato i corsi di nuoto, i benefici erano ancora evidenti. Il nuoto, infatti, insegna tecniche di respirazione corretta e aumenta il volume polmonare.

Muscoli tonici e articolazioni perfette

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Nuotando, tutto il corpo lavora. E, siccome in acqua il peso è minore, non c’è impatto pesante per il sistema osteoarticolare. Immersi fino al collo, pesiamo il 90 per cento in meno. Quindi, la piscina è il luogo migliore per tonificare i muscoli, guarire le articolazioni doloranti e l’artrite. L’unico limite al nuoto è la pubalgia.

Il cuore si rallegra

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Nuotare fa bene al cuore. Lo rafforza, l’esercizio migliora il flusso sanguigno il tutto il corpo. Secondo uno studio dell’American Heart Association, mezzora di nuoto al giorno riduce il rischio di una malattia coronarica, nelle donne si arriva al 40 per cento.

Nuoto come dieta

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Sapevate che il nuoto può essere utile pure per dimagrire? Sì, perché questo sport è il migliore per bruciare calorie. Insomma, se affiancato a una vita sana anche a tavola, un corso di nuoto può stupirvi anche quando salirete sulla bilancia.

Regolate il colesterolo e ringiovanite le arterie

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Il colesterolo HDL a livelli alti e quello LDL a livelli bassi è essenziale per la salute. Il primo è il colesterolo buono, che aumenta con l’esercizio aerobico. A una crescita di un punto del colesterolo HDL, corrisponde una riduzione del 3,5 per cento del rischio di contrarre una malattia cardiaca. Non solo: le arterie si mantengono giovani e diminuisce il rischio di ostruzioni, che invece aumenta con il crescere dell’età. Nuotando, le arterie sono obbligate a espandersi e a contrarsi più spesso e più velocemente, il che le mantiene elastiche come quelle dei più giovani.

Addio diabete

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Il diabete di tipo 2? Nuotando, riducete il rischio di contrarlo del 10 per cento, sia negli uomini sia nelle donne. Per chi già deve fare i conti con la glicemia alta, trenta minuti di nuoto al giorno regolano la presenza di zuccheri nel sangue. Nel diabete di tipo 1, nuotare aiuta ad aumentare la sensibilità all’insulina.

La felicità in acqua

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Nuoto e sono felice. Già. Già nel 1883, William Wilson scriveva nel libro ‘L’istruttore di nuoto’: “Il nuotatore esperto, quando in acqua, può essere classificato tra i più felici dei mortali nel più felice degli stati d’animo”. La felicità è dovuta probabilmente al rilascio di sostanze chimiche – le endorfine – uno degli effetti collaterali migliori del nuoto. Pratica sportiva che somiglia allo yoga perché permette di stirare e rilassare costantemente i muscoli, respirando ritmicamente. Secondo vari studi compiuti alla ‘Columbia University’, mentre si nuota, si arriva alla neurogenesi, fase in cui il cervello sostituisce le cellule perse a causa dello stress con nuove.

Va da sé che l’ansia e la depressione sono cose molto lontane per chi pratica costantemente questa attività fisica. E’ relax, infatti, dai pensieri e dai problemi della vita. Non si è solo più leggeri fisicamente, ma anche mentalmente.

Nuotare per essere longevi

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Torniamo a ‘Cocoon’ perché i ricercatori dell’università della ‘South Carolina’ sono concordi nel dire che il nuoto aiuta a non morire precocemente. Lo studio è durato 32 anni, sono stati analizzati 40.547 uomini tra i 20 e i 90 anni: coloro che avevano nuotato, avevano un tasso di mortalità inferiore del 50 per cento rispetto a chi praticava altri esercizi di tipo fisico o non praticava alcuna attività. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista “International Journal of Aquatic Research and Education’.

Il nuoto in gravidanza

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Chiudiamo con gli effetti benefici che ha il nuoto sulla futura mamma mentre è incinta e sul feto. Aumenta infatti la circolazione del sangue e, di conseguenza, il flusso di sangue nell’utero.

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