I migliori film in lingua straniera secondo Martin Scorsese

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Ci sarà senz’altro da fidarsi dei consigli di uno che ha diretto Taxi Driver, Toro Scatenato e The Departed, vero? E allora non perdetevi la lista dei migliori film in lingua straniera (cioè non inglese) redatta dal grande Martin Scorsese e inviata qualche tempo fa al giovane regista Colin Levy: nell’elenco del film-maker newyorkese ci sono ben 11 titoli italiani.

Ne ha parlato il famoso blog statunitense Open Culture, spiegando che Colin Levy conobbe Martin Scorsese nel 2006 come premio di un concorso giovanile denominato YoungArts, da lui vinto grazie alla realizzazione di un cortometraggio. Il giovane regista ebbe il privilegio di poter dialogare con il ben più esperto collega nel suo studio privato, rimanendo molto sorpreso dall’atteggiamento gioviale ed espansivo di Scorsese (contrariamente alla sua fama di personaggio un po’ burbero) che lo impressionò snocciolando tantissimi nomi di attori, produttori, registi e film per lui, invece, del tutto sconosciuti.

Tornato a casa, Levy (che oggi lavora alla Pixar e tra le altre cose ha collaborato alla realizzazione di Monsters University) riflettè a lungo sulla sua scarsa conoscenza della storia del cinema, riguardo soprattutto i film in lingua non inglese, e decise così di scrivere a Scorsese pregandolo di consigliargli alcuni titoli da cui poter cominciare uno studio sulle cinematografie di altri paesi. La sua richiesta venne esaudita e dopo alcune settimane il regista di The Aviator gli inviò, tramite un suo assistente, libri, DVD e soprattutto una lista di 39 film stranieri da guardare. 39 pellicole di diverse epoche del cinema italiano, francese, tedesco e giapponese, dal neorealismo alla nouvelle vague, che ogni appassionato di cinema dovrebbe aver visto almeno una volta nella vita. Parola di Martin Scorsese!

Ecco l’elenco completo:

Il dottor Mabuse (di Fritz Lang, Germania 1922)
Nosferatu il vampiro (di Friedrich Wilhelm Murnau, Germania 1922)
Metropolis (di Fritz Lang, Germania 1927)
Napoleone (di Abel Gance, Francia 1927)
La grande illusione (di Jean Renoir, Francia 1937)
La regola del gioco (di Jean Renoir, Francia 1939)
Amanti perduti (di Marcel Carné, Francia 1945)
Roma città aperta (di Roberto Rossellini, Italia 1945)
La bella e la bestia (di Jean Cocteau, Francia 1946)
Paisà (di Roberto Rossellini, Italia 1946)
Ladri di biciclette (di Vittorio De Sica, Italia 1948)
La terra trema (di Luchino Visconti, Italia 1948)
Umberto D. (di Vittorio De Sica, Italia 1952)
Vivere (di Akira Kurosawa, Giappone 1952)
I racconti della Luna pallida d’agosto (di Kenji Mizoguchi, Giappone 1953)
Viaggio a Tokyo (di Yasujiro Ozu, Giappone 1953)
I sette samurai (di Akira Kurosawa, Giappone 1954)
L’intendente Sansho (di Kenji Mizoguchi, Giappone 1954)
I soliti ignoti (di Mario Monicelli, Italia 1958)
I 400 colpi (di Francois Truffaut, Francia 1959)
Fino all’ultimo respiro (di Jean-Luc Godard, Francia 1960)
L’avventura (di Michelangelo Antonioni, Italia 1960)
Rocco e i suoi fratelli (di Luchino Visconti, Italia 1960)
Tirate sul pianista (di Francois Truffaut, Francia 1960)
Il sorpasso (di Dino Risi, Italia 1962)
Anatomia di un rapimento (di Akira Kurosawa, Giappone 1963)
Bande à part (di Jean-Luc Godard, Francia 1964)
Prima della rivoluzione (di Bernardo Bertolucci, Italia 1964)
Blow-up (di Michelangelo Antonioni, Italia 1966)
Week End – Una donna e un uomo da sabato a domenica (di Jean-Luc Godard, Francia 1967)
L’impiccagione (di Nagisa Oshima, Giappone 1968)
Il tagliagole (di Claude Chabrol, Francia 1970)
Il mercante delle quattro stagioni (di Rainer Werner Fassbinder, Germania Ovest 1971)
Aguirre, furore di Dio (di Werner Herzog, Germania Ovest 1972)
La paura mangia l’anima (di Rainer Werner Fassbinder, Germania Ovest 1974)
L’enigma di Kaspar Hauser (di Werner Herzog, Germania Ovest 1974)
Nel corso del tempo (di Wim Wenders, Germania Ovest 1976)
L’amico americano (di Wim Wenders, Germania Ovest 1977)
Il matrimonio di Maria Braun (di Rainer Werner Fassbinder, Germania Ovest 1979).

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