Guardia giurata fa sesso con un cadavere all’obitorio: denunciato dal collega

arrestato

Una guardia giurata che lavora in un obitorio ha denunciato un suo collega dopo averlo beccato mentre faceva sesso con il cadavere di una donna 37enne deceduta da poche ore. Il necrofilo arrestato dalla polizia ha ammesso subito la sua responsabilità ed è stato condotto in prigione in attesa che si svolga il processo a suo carico.

Il giovane 23enne addetto alla vigilanza nell’ospedale S. Francis di Memphis, in Tennessee, Stati Uniti, non credeva che qualcuno potesse vederlo, così ha dato sfogo alla sua passione abusando della salma di una donna di 37 anni morta da poche ore per un attacco di cuore fulminante, e trasferita nei locali dell’obitorio dell’istituto di cura, in attesa che venisse riconsegnato ai parenti per i funerali.

Ma Cameron Wright ha fatto male i conti e mentre si stava ‘divertendo’ è stato visto da un suo collega, anche lui addetto alla vigilanza in quell’ospedale. Così quest’ultimo ha chiamato la polizia per denunciare l’accaduto, e il necrofilo è stato arrestato.

Il padre della donna deceduta ha raccontato affranto di essere rimasto sconvolto nell’apprendere quanto accaduto alla figlia, una maestra d’asilo molto amata nella sua comunità: ”Eravamo già affranti dal dolore ma quando ho scoperto che la stavano sfacendo soffrire ancora e mi ha fatto male ancora di più. Ciò di cui abbiamo bisogno ora sono alcune risposte. Abbiamo bisogno di risposte concrete e capire chi sono tutti i responsabili” di un tale avvenimento, ha aggiunto l’uomo.

Subito dopo la diffusione della notizia, dall’ospedale un portavoce ha rilasciato una dichiarazione spiegando che tutti i dirigenti si dicono “rattristati” dall’incidente e hanno annunciato di aver licenziato Wright in tronco. Dalla direzione dell’ospedale è giunta una indicazione circa il reclutamento delle loro guardie che ”sono contattate tramite una società specializzata e sottoposte a controlli severi sulla loro condotta e sul loro passato”. “Trattare le persone con dignità e rispetto è la nostra priorità assoluta. Il comportamento di questo individuo non rappresenta quello che è il nostro ospedale, e queste azioni sono assolutamente inaccettabili”, si legge in tanti articoli pubblicati sui media locali.

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