Gli scrittori italiani famosi nel mondo: la top ten, da Saviano a Faletti

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Quali sono gli scrittori italiani più famosi nel mondo? Da Claudio Magris a Umberto Eco, passando per Oriana Fallaci, Giorgio Faletti e Roberto Saviano, ecco gli autori nostrani che negli ultimi cinquant’anni si sono fatti conoscere all’estero. Milioni di copie vendute, riconoscimenti internazionali, traduzioni in tantissime lingue e, in alcuni casi, anche trasposizioni cinematografiche dei libri: ecco chi tiene alto il nome dell’Italia dei libri.

Claudio Magris, per esempio, è Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere di Spagna. Scrittore triestino, germanista e in passato senatore, ha ricevuto tra l’altro il Premio Principe delle Asturie per la Letteratura e la Croce d’Onore di I Classe per le Scienze e per le Arti in Austria. In Italia, è stato onorato lo scorso anno, quando un brano tratto da L’infinito viaggiare è stato inserito nella prova di italiano dell’esame di maturità.

Oriana Fallaci, invece, ha venduto in tutto il mondo più di venti milioni di copie con i suoi libri. Tra i tanti riconoscimenti che testimoniano la sua fama in tutti gli angoli del globo, basti citare l’Annie Taylor Award assegnatole nel 2005, un anno prima di morire, dal Centro Studi di Cultura Popolare di New York, a premiarne il valore e l’eroismo.

Come dimenticare, poi, Roberto Saviano? L’autore di Gomorra e di Zerozerozero, non ancora trentacinquenne, si è fatto conoscere da giovanissimo sia in Italia che all’estero. La conferma? Collabora o ha collaborato con testate come il New York Times, il Time e il Washington Post negli Stati Uniti, Der Spiegel e Die Zeit in Germania, il Times in Gran Bretagna, Expressen in Svezia, El Pais in Spagna.

Autore di best seller – il primo tra tutti fu Io uccido – è anche Giorgio Faletti. Per dare l’idea del suo successo all’estero è sufficiente dire che i suoi libri sono tradotti in quasi trenta lingue: non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti, in Russia, in Giappone, in Cina e in Sud America. Non a caso Fuori da un evidente destino è ambientato in Arizona.

Infine, come non menzionare Umberto Eco? L’elenco delle onorificenze straniere parla da sé: Ufficiale della Legion d’Onore e Commendatore della Legion d’Onore, ma anche titolare del Premio Principe delle Asturie per la Comunicazione e l’Umanistica in Spagna e della Gran Croce al Merito con Placca dell’Ordine al Merito di Germania. Il nome della rosa, poi, è stato trasposto anche al cinema, in un film con protagonista Sean Connery: basta per evidenziarne la fama internazionale?

L’elenco, comunque, sarebbe lungo: anche Fabio Volo, per esempio, si sta affacciando all’estero. Come dimenticare, poi, Alberto Bevilacqua, Andrea Camilleri e Alessandro Baricco?

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