Gli orsi polari in Norvegia mangiano i rifiuti dei sottomarini

Gli orsi polari in Norvegia mangerebbero i rifiuti dei sottomarini atomici russi. Un vero problema, che è stato anche ampiamente documentato da alcune immagini, che sono state pubblicate dal giornale Barents Observer. Il fotografo che ha scattato le foto si chiama Aleksandr Serbryanikov, che è riuscito a registrare una situazione terribile, proprio nel luogo in cui sta di base la flotta artica russa. La situazione è molto pericolosa e non sarebbe affatto da sottovalutare, perché rappresenta un vero pericolo per questi animali, un’influenza pesante sull’ecosistema, di cui fanno parte.

E’ stato documentato che i sommergibili nucleari russi non gestirebbero in maniera adeguata il sistema dei rifiuti e tutto questo andrebbero completamente a danno degli orsi polari. Già ci sono molti dubbi riguardo alle ricerche compiute dai sommergibili della Russia. Non sono pochi coloro che sostengono che questi studi potrebbero apportare dei pericoli per tutto un sistema di equilibri, su cui si basa la natura del mondo artico. Adesso c’è un problema in più, perché l’ingestione dei rifiuti rischierebbe di essere fonte di altri dubbi. Attraverso le foto si vede come i rifiuti, di cui gli orsi si cibano, sono soprattutto costituiti da pane raffermo. Il vero pericolo comunque sta nel fatto che a questo pane si aggiungono spesso confezioni di plastica, sacchetti e bottiglie, che sono perfettamente visibili mentre galleggiano in acqua.

Dopo la pubblicazione delle foto sono intervenute diverse organizzazioni ambientaliste, che hanno rivolto un appello alle istituzioni, affinché si provvedesse a risolvere la questione il prima possibile. Anche gli amministratori norvegesi si sono dichiarati in disaccordo con questo comportamento, criticando la gestione dei rifiuti da parte della marina russa. Le immagini pubblicate dal giornale norvegese mostrano chiaramente come, non solo i rifiuti dei sottomarini possono costituire un pericolo per gli orsi che se ne cibano direttamente, ma anche che il tutto va a pesare in modo forte sull’inquinamento ambientale della zona artica. Si potrebbe procedere ad un sistema di recupero di questi rifiuti, che dovrebbero essere soggetti ad uno smaltimento più corretto e più sicuro, senza mettere in pericolo un intero ecosistema e specialmente senza far del male ai nostri amici animali.

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