Giornata della memoria in ricordo delle vittime delle mafie: la marcia di Libera

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L’inizio della primavera coincide con un messaggio di speranza lanciato ogni anno da Libera, associazione che si batte contro la mafia, che ha scelto il 21 marzo per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. L’associazione di don Luigi Ciotti, in collaborazione con Avviso Pubblico, anche quest’anno sfilerà in strada in una marcia di speranza e memoria: la sede scelta è Latina che vedrà in piazza sabato 22 marzo familiari, amici e tante persone unite nel ricordo delle vittime della criminalità. La manifestazione sarà preceduta venerdì 21 marzo dall’incontro con Papa Francesco con 700 familiari di vittime delle mafie nella chiesa di San Gregorio VII a Roma. Un momento importante per chi ha perso i suoi cari, come lo ha definito don Ciotti.

L’incontro con papa Francesco sarà il momento più importante della giornata del 21 marzo ma non l’unico. Sono centinaia i comuni che hanno aderito alla manifestazione e che ospiteranno iniziative in memoria di chi ha perso la vita perché si è opposto alle mafie. Momento clou sarà l’evento di Latina, spostato a sabato 22 marzo per permettere a più persone di partecipare. Come ogni anno saranno letti i nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie: semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali che hanno perso la vita pur di opporsi al potere criminale.

Per i famigliari delle vittime innocenti delle mafie l’incontro con Papa Francesco è un dono”, spiega don Ciotti. “La disponibilità del Papa ad accompagnare i famigliari in questo momento carico di dolore ma anche di speranza, è segno di un’attenzione e di una sensibilità che loro hanno colto sin dal primo momento. Attenzione verso tutta l’umanità fragile, ferita, ma attenzione, anche, per lo specifico tema delle mafie, della corruzione, delle tante forme d’ingiustizia che negano la dignità umana”.

Chi è caduto sotto la violenza barbara dei criminali è un giusto. Tutte le vittime sono “persone che non hanno esitato a mettere la propria vita al servizio di quella degli altri, anche a costo di perderla”, conclude.
Dal 1995 Libera ha scelto il 21 marzo come giorno per ricordare le vittime delle mafie: il primo giorno di primavera, quando rinasce la natura e il ciclo della vita riprende il suo corso è stato scelto proprio per lanciare un messaggio di speranza. Un momento anche per aiutare i familiari a risorgere dal loro dramma, “elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace”, come chiarisce Libera.

Dopo Firenze nel 2013, quest’anno la scelta è caduta su Latina, dove sfileranno le donne e gli uomini che non vogliono piegarsi alle mafie: anche qui, sul litorale laziale, come a Roma le mafie sono riuscite a infilarsi e a prosperare. Per combattere la criminalità il ricordo è fondamentale ma non basta: bisogna impegnarsi a fondo per realizzare gli ideali di legalità e giustizia di chi non si è piegato.

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