Gina Lollobrigida sfrattata dal cimitero: la ‘sua’ tomba è in stato di abbandono

Gina Lollobrigida turns 90

Gina Lollobrigida sfrattata dal cimitero: colpa dello stato di abbandono in cui versa la tomba che il Comune di Subiaco, dietro espressa richiesta della star, ha donato alla celebre attrice venti anni fa. Proprio il degrado fa sì che sia a rischio decadenza la concessione della tomba storica. L’amministrazione lancia un’appello alla Lollo, detto che l’amministrazione del Comune laziale sta lavorando convintamente non solo perché sia scongiurata la revoca della concessione, ma affinché la tomba diventi oggetto di un’attività di recupero.

Gina Lollobrigida è nata a Subiaco, negli anni è stata spesso ospite di sua zia Chelidonia che è morta a 112 anni, si è interessata alla vita della città (e del teatro Narzio in cui ha mosso i primi passi) e il Comune le ha dedicato una mostra, la Pro loco una targa. Ma, colmo dei colmi, la Lollo rischia lo sfratto dal cimitero del suo paese natale.

La tomba non è curata, Gina Lollobrigida a rischio sfratto dal cimitero

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La vicenda è raccontata da Il Tempo, secondo cui Lollobrigida rischia di perdere una storica tomba che il Comune di Subiaco le ha donato per i suoi 70 anni. Visto lo stato di abbandono, l’amministrazione ha pubblicato un’ordinanza in virtù della quale i concessionari di 200, tra tombe e loculi in stato di abbandono, devono prendere provvedimenti, pena la revoca della concessione.

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Gina Lollobrigida: la tomba è stato un regalo per i suoi 70 anni

Gina Lollobrigida, secondo quanto ricostruisce l’ex sindaco Massimo Percoco, chiese di avere una sepoltura a Subiaco, e la giunta individuò la tomba del medico Satriani, abbandonata da anni.

Il Comune fece le indagini del caso, scoprì che il medico non aveva eredi e riprese possesso della tomba, successivamente donata alla Lollobrigida, per l’occasione insignita anche della cittadinanza emerita, di una chiave della città e di una pergamena.

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Il Comune: ‘Lollobrigida ci chiami, la tomba può ancora essere sua’

Ma se allora, si parla degli anni ’90, Lollobrigida tornava spesso a casa sua, negli ultimi tempi qualcosa è cambiato, di qui l’appello dell’amministrazione, ‘che – spiega il consigliere Gabrile Cignitti – ha profondamente a cuore che tale tomba continui a rimanere nelle disponibilità della signora Lollobrigida’.

Il comune di Subiaco ha più volte tentato di contattare la famiglia, ma riconosce che ‘non ha senso mantenere una concessione per una tomba di fatto in abbandono’. Anche per la Lollo è partita la procedura di ‘sfratto’, fermo restando che se – al netto scaramanzia – la famiglia Lollobrigida si facesse viva, il Comune sarà ben lieto di restituire la tomba.

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