George Michael: la causa della morte è un’overdose di eroina?

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Come se n’è andato George Michael? La causa della morte del cantante potrebbe davvero essere un’overdose di eroina, come stanno adesso insinuando numerosi media d’oltremanica? Forse non avremo mai una risposta certa ma quel che in un primo momento sembrava un decesso naturale (‘George è morto serenamente‘ aveva annunciato alla stampa il suo manager parlando di un arresto cardiaco sopraggiunto nel sonno, mentre la polizia giunta a casa del cantante si era limitata a escludere ogni ipotesi violenta), sembrerebbe nascondere una verità decisamente più inquietante.

A scoprire il corpo senza vita di George Michael sarebbe stato il suo attuale compagno, Fadi Fawaz, hairdresser molto noto nell’ambiente delle celebrities londinesi. ‘Dovevamo fare il pranzo di Natale insieme’, ha spiegato l’uomo al Daily Telegraph, ‘Sono andato a casa sua per svegliarlo ma era già deceduto, l’ho trovato che giaceva pacificamente a letto. Non sappiamo ancora cosa sia esattamente successo: recentemente era diventato tutto molto complicato, ma George aspettava con ansia il Natale e io anche. Adesso è tutto finito, vorrei tanto che la gente lo ricordasse per quello che era, una persona magnifica’. Parole che Fadi Fawaz ha confermato anche con un messaggio su Twitter:

Secondo i media inglesi, quando Fawaz accenna al fatto che ‘recentemente era diventato tutto molto complicato‘, si riferisce ai ben noti problemi di tossicodipendenza di cui soffriva l’ex Wham! che negli ultimi mesi si erano probabilmente accentuati. Una fonte anonima, che ha parlato sempre col Daily Telegraph, ha rivelato infatti che George Michael stava lottando contro una crescente dipendenza dall’eroina ed era finito più volte al pronto soccorso per overdose. Quindi l’arresto cardiaco citato dal suo manager come causa della morte di George Michael potrebbe esser stato provocato dall’ennesima overdose di eroina.

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Ricordiamo che negli ultimi anni George Michael era stato arrestato un paio di volte per uso e possesso di droghe, da quelle leggere ad altre più pesanti e pericolose, e che l’anno scorso una sua parente aveva spifferato che l’artista era finito in rehab per tentare di disintossicarsi addirittura dal crack, una sostanza stupefacente tra le più pesanti in ‘commercio’ (l’indiscrezione però era stata smentita dal cantante, che aveva detto di conoscere a malapena questa sua pettegola parente). Perciò, a prescindere che i rumors sul suo decesso si rivelino veri o fasulli, nessuno può negare che George fosse un soggetto a rischio.

Intanto in queste ultime ore la casa di George Michael nel quartiere di Highgate, a nord di Londra, è diventata meta di un triste pellegrinaggio di fan che stanno portando fiori, biglietti, candele e lunghe lettere fino davanti alla porta dell’abitazione. Lo stesso sta accadendo nel villaggio di Goring-on-Thames, nel South Oxfordshire, di fronte alla casa di campagna nella quale il cantante è stato rinvenuto morto.

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