Francesco Facchinetti su Roby: ‘Odiavo quello che mio padre simboleggiava’

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Roby e Francesco Facchinetti a confronto: i due giudici di The Voice si raccontano in un’intervista doppia rilasciata al Corriere della Sera e ciò che emerge è che non è sempre stato rose e fiori il rapporto tra padre e figlio. Oggi riescono a dividere una poltrona nel talent show di Rai 2 ma gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza non sono stati facili per nessuno dei due: se Francesco ammette di aver odiato ciò che suo padre simboleggiava, allo stesso modo Roby si è reso subito conto che il figlio non era un tipo facile, sempre in continuo movimento e con la voglia di affrancarsi da quello che il mondo dei Pooh rappresentava. Con gli anni le cose cambiano: i due Facchinetti ci regalano, infatti, esilaranti siparietti in diretta alla Rai, che sono l’espressione di un rapporto disteso.

Due generazioni a confronto: Roby e Francesco Facchinetti hanno gli stessi occhi azzurri, ma prima di arrivare alla stabilità che contraddistingue il loro rapporto hanno attraversato momenti poco piacevoli, soprattutto durante l’adolescenza del conduttore radiofonico che ha avuto la sua fase ribelle. Come ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera, Francesco non sopportava ciò che simboleggiava il padre, diventando così un punkabbestia e fingendo di non essere il figlio di Roby.

Anche Facchinetti Senior è presente all’intervista: ha scoperto solo dopo che il figlio nascondeva la sua identità, ma ha sempre saputo che è una persona particolare. Francesco si definisce multitasking: lui fa più cose in un solo momento, al contrario del padre che preferisce fare una sola cosa alla volta, ma bene. Adesso però, il rapporto è disteso: una volta appresi i valori importanti che la famiglia gli ha trasmesso, Facchinetti Jr è pronto a fare la sua strada, anche se ne ha combinate tante.

Solo una volta Roby ha dato uno schiaffo al figlio: e ironia della sorte è accaduto perché cantava, disturbando gli ospiti di un albergo. Il cantante dei Pooh si è sentito molto in colpa, ma ammette che i figli non vanno viziati, infatti Francesco ha imparato che per avere qualcosa bisognava lavorare. Francesco però ammette anche che il padre ha più talento di lui ed è un vero artista: sarebbe proprio lui ad avere la vita più metodica ed ordinata, ma Roby sospirando non approva.

Il cantante dei Pooh, che però conferma di aver vissuto mettendo al centro la musica, conferma di aver trovato un equilibrio con la famiglia solo da poco tempo e di essere rammaricato di avere dedicato al maggior parte del suo tempo al lavoro. Ma Francesco, a parte l’adolescenza, è sempre stato felice di essere il figlio di Roby e va contro coloro che dicono che essere figli di famosi non è facile: lui ha sempre avuto solo vantaggi. Roby però aggiunge che tutto ciò che ha è solo frutto della fantasia: la complicità padre-figlio è palpabile.

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