Fisco, i sindacati pronti alla mobilitazione: “Non siamo contenti”

La delega fiscale dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri il prossimo giovedì. Oggi si è tenuto l’incontro tra il governo e i sindacati, che pare non sia andato bene. Ecco le prime dichiarazioni dopo la riunione.

Gianna Fracassi, Vicesegretaria generale della Cgil
Gianna Fracassi, Vicesegretaria generale della Cgil – Nanopress.it

Il piano del governo per la riforma fiscale sembra pronto, il governo Meloni ha fatto la sua proposta ed è pronto a presentarlo in Consiglio dei Ministri il prossimo giovedì.

Oggi si è tenuto un vertice molto importante con sindacati, che però non si dicono soddisfatti delle riforme proposte per il fisco. Ecco le prime considerazioni dopo l’incontro con il governo.

I sindacati sulla riforma del fisco: i commenti

È pronta sul tavolo del governo la legge delega per la riforma fiscale, discussa oggi con i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra
Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra – Nanopress.it

L’incontro pare non sia andato bene, come ha spiegato la vicesegretaria generale della Cgil: “Oggi c’è stata una descrizione della legge delega a 48 ore dal Consiglio dei ministri, così non va proprio”

I sindacati non sono soddisfatti delle riforme proposte dal governo Meloni per il fisco, non si dicono d’accordo sulla riduzione delle tre aliquote, perché secondo gli esponenti presenti all’incontro vanno a favorire solo i redditi alti e altissimi.

In più, si dicono in disaccordo sulla flat tax, “fuori dalla dimensione della progressività prevista dalla Costituzione”.

La vicesegretaria della Cgil ha continuato: “C’è un problema sulle risorse, perché questa operazione costa molti miliardi, vorremmo capire come e quanto questi interventi sono finanziati, vorremmo evitare che questa operazione sia a scapito dello stato sociale, della sanità, dell’istruzione”

Gianna Fracassi ha continuato sottolinenando che serve una lotta seria all’evasione fiscale e che non è possibile escludere i lavoratori e i pensionati dalla riforma, dato che rappresentano la gran parte di coloro che pagano l’Irpef.

Il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, ha invece così dichiarato: “Il governo si è limitato ad esporci i contenuti della delega fiscale per sommi capi. Questa delega deve affrontare in via prioritaria una svolta epocale sulla lotta all’evasione, una lotta vera senza la quale non può esserci una vera riforma fiscale.”

Ora, Cgil, Cisl e Uil sono pronti a mettere in campo una mobilitazione per far sì che vengano fatte modifiche serie alla riforma, che verrà presentata in Consiglio dei Ministri giovedì 16 marzo.

Come è strutturata la riforma del fisco

La riforma del fisco preparata dal governo Meloni è divisa in 4 parti e 21 articoli, mettendo mano a tutto il sistema del fisco italiano.

Si va dai tributi agli accertamenti, dalla riscossione alle sanzioni, una maxi riforma prevista in due anni.

Le proposte del governo hanno l’obiettivo di portare una migliore efficenza delle tasse, riduzione del carico fiscale per aumentare la crescita economica del Paese.

Un’altro dei punti importanti è il contrasto all’evasione fiscale e la razionalizzazione del sistema tributario grazie a testi unici, interscambio di banche dati ed eliminazione di microtributi.

I cambiamenti principali partono dalla riduzione da 4 a 3 scaglioni Irpef, con aliquote più basse, si parla di flat tax per tutti.

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