Film ispirati a storie vere: quando la realtà supera la fantasia

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Il cinema, si sa, è finzione, ma spesso capita che prenda spunto dalla realtà: tanti, infatti, sono i film ispirati a storie vere, racconti in cui i personaggi, trasposti sulle pellicole cinematografiche, traggono ispirazione da persone realmente esistite. Anzi: alcune esitenti ancora, protagonisti, nella vita reale, di fatti incredibili avvenuti per davvero. Personaggi talmente bizzarri e stravaganti da non sembrano neanche veri; così come le loro vicende, tanto assurde quanto reali, eppure storicamente documentate.
Molti dei film che hanno fatto la storia del cinema, dunque, sono ispirati a storie realmente accadute. Ma quali sono? Guardiamo insieme i più belli.

50 first dates

Uscito in Italia con il titolo ‘50 volte il primo bacio‘ il film diretto da Peter Segal – e interpretato da Adam Sandler e Drew Barrymore – racconta la storia di Henry, biologo marino e incallito dongiovanni, che si innamora perdutamente di Lucy, la quale però soffre di un’insolita quanto grave malattia: non ha memoria breve e di notte, dormendo, dimentica tutto ciò che le è accaduto. Henry dovrà patire non poco, visto che si troverà a dover riconquistare Lucy ogni giorno, ripartendo sempre da zero. La storia si ispira a quella di Michelle Phipots, cinquantenne inglese che, in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel 1994, ha perso completamente la cognizione del tempo e per una strana forma di amnesia non riesce a formare nuovi ricordi.

La maschera di Zorro

Diretto da Martin Campbell , e uscito nelle sale nel 1998, il film racconta le avventure di Zorro abile spadaccino mascherato che, durante il periodo della dominazione spagnola, combatte in nome della povera gente contro la tirannia dei governatori della sua città, Los Angeles. Il personaggio di Zorro, interpretato da Antonio Banderas che nel film raccoglie l’eredità dello Zorro originale, alias don Diego della Vega interpretato da un eccezionale Anthony Hopkins, è ispirato alla figura semi-leggendaria di Joaquin Murrieta, meglio conosciuto come il Robin Hood Messicano, controverso personaggio californiano, vissuto nella prima metà dell’Ottocento, durante gli anni della celeberrima corsa all’oro. Considerato da alcuni come un infame bandito, molti altri, invece, lo reputano alla stregua di un vero e proprio eroe nazionale.

The terminal

Tom Hanks interpreta, in questo film del 2004 diretto da Steven Spielberg, Viktor Navorski, cittadino di una immaginaria nazione dell’Est, la Krakozhia, il quale, atterrando a New York, scopre che mentre era in viaggio nel suo Paese è avvenuto un feroce colpo di Stato. Con un passaporto ormai privo di validità, all’uomo viene negato il permesso di entrare negli Stati Uniti e, nello stesso tempo, anche la possibilità di far ritorno a casa. E’ costretto, perciò, a restare, per mesi, all’interno del terminal dedicato ai voli internazionali, senza la possibilità di varcare la frontiera. La storia che racconta il film è quella, vera e commovente, di Mehran Nasseri, un uomo bloccato in un limbo diplomatico e costretto a vivere nel terminal dell’aeroporto di Parigi Charles De Gaulle. ‘Sir Alfred‘, come veniva chiamato da quelli che lavoravano in aeroporto, era un rifugiato apolide dell’Iran, indesiderato da qualsiasi nazione. Decidendo di stabilirsi in Inghilterra, poichè aveva dimostrato di avere un genitore di origini inglesi, fu bloccato a Parigi in seguito allo smarrimento di tutti i suoi documenti. Rimase a bivaccare nell’aeroporto per ben 18 anni, scoprendo però un mondo, quello del terminal, pieno di personaggi originali e ricco anche di inaspettate manifestazioni d’affetto e di solidarietà.

The Reader

Una bravissima Kate Winslet interpreta, in questo film diretto da Stephen Daldry e tratto dal romanzo di Bernhard Schlink, Hanna Schmitz, una guardia di un campo di concentramento nazista, che aveva l’abitudine di costringere le prigioniere a leggere per lei a voce alta prima che venissero mandate nelle camere a gas.
Imputata, e condannata, in un processo per aver aver lasciato morire oltre trecento ebree durante la grande marcia di spostamento dei prigionieri dai campi nel 1945, si toglie la vita in cella, il giorno prima della sua scarcerazione.
Il personaggio interpretato dalla Winslet è straordinariamente simile a uno dei criminali di guerra più noti del Terzo Reich: Ilse Koch, una guardia delle SS soprannominata ‘la cagna di Buchenwald’ per la crudeltà e la ferocia che aveva nei confronti delle prigioniere. Come Hanne nel film di Daldry, anche Ilse si uccide dopo essere stata condannata al carcere a vita per i crimini perpetrati nei campi di concentramento.

Rain Man

Kim Peek è stato l’uomo che ha ispirato il personaggio interpretato da Dustin Hoffman nel film di Barry Levinson Rain Man, che racconta la storia di Raymond, affetto da autismo, ‘sequestrato’ da una clinica psichiatrica dal fratello minore Charlie, con la speranza di poter mettere le mani sul patrimonio paterno, di cui l’uomo, nonostante il grave disturbo mentale, risulta esserne l’erede ufficiale. Kim Peek, pur avendo ispirato il personaggio di Ray, era affetto in realtà da un altro tipo di disturbo: la cosiddetta sindrome dell’idiota sapiente, una straordinaria forma di memoria visiva che gli permetteva di leggere un libro in un’ora ricordandone quasi il cento per cento del contenuto. Peek, infatti, riusciva ad incamerare, in pochissimo tempo, una quantità eccezionale di dati: dalla storia, alla letteratura, dalla musica allo sport, dalla geografia alla matematica, riuscendo a fare a mente calcoli particolarmente complessi. Conosceva a memoria un’infinità di libri, pare circa 12 mila, ed è stato attivo durante tutta la vita presso un laboratorio di adulti disabili.

Psycho

Protagonista assoluto di uno dei film cult di tutta la storia del cinema – Psycho, uno dei capolavori di Alfred HitchcockNorman Bates, interpretato da uno straordinario Anthony Perkins, è un albergatore psicologicamente disturbato che, perseguitato dalla madre ormai morta ma di cui era succube, uccide tutti gli avventori del suo motel. Il film, adattamento del romanzo omonimo dello scrittore Robert Bloch, è stato ispirato dalla vita del terribile serial killer psicotico Edward Gein, che negli anni Cinquanta fu condannato per numerosi omicidi. L’uomo è rimasto nella storia del crimine per la terribile ferocia che lo distingueva: la sua pratica, infatti, era quella di seviziare i cadaveri a tal punto da volerne ricreare, nel suo delirio omicida, la figura della madre morta da tempo.

Catwoman

Alcuni sostengono che Laurel Hedare, il personaggio ‘cattivo’ interpretato da Sharon Stone nel film del 2004 diretto da Pitof, Catwoman, sia stato ispirato da Heather Bird, famosa imprenditrice specializzata in creme anti-invecchiamento che, nel momento in cui si stava realizzando la sceneggiatura del film, pare stesse facendo notizia, in Europa, per l’introduzione di una nuova crema anti età davvero rivoluzionaria. I tratti in comune con il personaggio interpretato dalla Stone in realtà non sono poi così tanti, a parte, appunto, la promozione di tecnologie antinvecchiamento, il fatto di essere entrambe delle belle donne bionde e di avere il proprio quartier generale a Salt Lake, nello Utah.

Rocky

Chi non conosce Rocky, il pugile più famoso del mondo, entrato nell’immaginario collettivo grazie al film omonimo interpretato da Sylvester Stallone? Rocky è stato ispirato dalla figura di Chuck Wepner, uno dei pugili più noti degli anni Settanta. Memorabile l’incontro del 1975 con Muhammad Ali, straordinario non solo perchè si trovarono faccia a faccia due tra i pesi massimi più forti di tutti i tempi, ma soprattutto perchè uno era bianco e l’altro nero. Dopo aver incassato una valanga di colpi, Wepner colpì il campione scaraventandolo quasi fuori dal ring: un evento straordinario, visto che furono davvero in pochi a mandare Ali al tappeto. Ma quest’ultimo si rialzò e dopo un match davvero ricco di emozioni, l’arbitro decise, a sorpresa, il ko tecnico ai danni di Wepner che, piegatosi sulle ginocchia, cercava di rispondere all’attacco di un inferocito Muhammad. Pare che Stallone rimase talmente impressionato da questo incontro che ne trasse ispirazione per scrivere, ed interpretare, uno dei personaggi più amati di tutta la storia del cinema.

L’esorcismo di Emily Rose

A metà strada tra cronaca e horror, il film diretto da Scott Derrickson, ed interpretato da una bravissima Jennifer Carpenter, racconta la storia, vera, di una ragazza in preda a possessione diabolica. Dopo essere stata curata con un’infinità di psicofarmaci contro l’epilessia, e dopo mesi di ricovero in ospedale, la famiglia della giovane si convince che la causa della terribile sofferenza della ragazza sia di natura demoniaca. Il racconto si ispira alle vicende di Anneliese Michel, sedicenne tedesca vittima, alla fine degli anni Sessanta, di possessione demoniaca. Dopo atroci sofferenze morì nel 1975 mentre la famiglia, insieme ai due sacerdoti che praticarono per anni esorcismi per liberare la ragazza, furono processati e condannati per omicidio colposo.

Krusty il clown

Concludiamo la nostra carrellata di film e personaggi ispirati alla vita reale, con uno dei protagonisti di una serie tv che di reale sembra avere ben poco: l’ormai celeberrimo Krusty il Clown. Il cinico pagliaccio protagonista dello show televisivo preferito da Bart e Lisa Simpson è stato ispirato da Jim Allen che ha dato vita per anni al famoso clown Rusty Nails, uno dei protagonisti più longevi della televisione americana e idolo indiscusso dei bambini, tra i quali anche un giovanissimo Matt Groening.

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