Febbraio si scrive maiuscolo o minuscolo? I dubbi della lingua italiana

febbraio si scrive maiuscolo o minuscolo

Febbraio si scrive maiuscolo o minuscolo? Ecco un altro argomento di lingua italiana che rischia di essere un pochino insidioso. Tutt’altro che banale, l’uso delle maiuscole e delle minuscole crea spesso confusione quando ci ritroviamo a scrivere: assodate le regole principali che vogliono la lettera maiuscola nei nomi propri, subito dopo il punto fermo e via dicendo, esistono dei casi in cui alle regole grammaticali si sovrappongono motivazioni, come dire, ‘convenzionali’ che pongono il dubbio se usare l’una o l’altra forma – un esempio è l’uso del sostantivo ‘papa‘ che, scritto abitualmente con la minuscola, richiede la maiuscola quando si parla del pontefice in carica (Papa Francesco, e non papa Francesco). Per i mesi dell’anno e i giorni della settimana, vale la regola generale della minuscola, a meno che non ci sia la volontà di enfatizzare un giorno preciso o, come vedremo, un giorno in cui ricorre una festività particolare.

La questione su come si scrive febbraio, se maiuscolo o minuscolo, è un’altra di quelle che, ogni tanto, richiede l’uso del vocabolario italiano. Ferma restando la regola generale per cui, come la stessa Accademia della Crusca ci spiega, i nomi dei mesi e dei giorni della settimana non richiedono l’uso della maiuscola, vi sono dei casi in cui, invece, essa può essere utilizzata – il Sabato Santo, il Mercoledì delle Ceneri, il Lunedì dell’Angelo, la Domenica di Pasqua e così via – sebbene, su questo punto, non tutti i dizionari sono d’accordo: secondo alcuni, infatti, l’espressione ‘Lunedì dell’Angelo‘ è del tutto simile ai nomi delle festività che, in Italiano, richiedono la maiuscola (Pasqua, Natale, etc); per altri, invece, sono dei sostantivi che non richiedono la maiuscola poiché è il termine che segue a sottolineare la festività (domenica di Pasqua).

Nel caso dei mesi, la regola è quella generale: gennaio, febbraio, marzo, non richiedono l’uso della maiuscola, tranne quando si tratta, anche qui, di ricorrenze particolari: 25 Aprile, Primo Maggio, 2 Giugno, e così via.

Piccola precisazione sul plurale dei nomi della settimana, su cui spesso si hanno dei dubbi: sabato e domenica hanno il plurale come i nomi maschili che finisco in -o (i sabati) e i nomi femminili che finiscono in -a (le domeniche), mentre rimangono invariati quelli degli altri giorni della settimana, che terminano tutti in -i.

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