Fare trading con i CFD

Sui mercati finanziari sono presenti diversi prodotti che si possono scambiare sia puntando ad una prospettiva di investimento che invece ad un’ottica maggiormente speculativa.
Esistono infatti le azioni, le obbligazioni, gli indici, i fondi di investimento a gestione attiva e passiva, le materie prime e l’enorme mercato valutario, conosciuto anche con il termine “forex”.

Ognuno di questi strumenti può essere acquistato e venduto sui mercati con l’obiettivo di trarre da essi il maggior profitto possibile, minimizzando allo stesso tempo le perdite.
Esiste però anche un altro particolare strumento finanziario, ovvero i CFD: se da un lato essi presentano numerosi vantaggi, dall’altro nascondono insidie alle quali bisogna necessariamente prestare attenzione se si è intenzionati a fare trading con uno strumento di questo tipo.

Cosa sono i CFD

Ma cosa sono i CFD e cosa significa esattamente questo termine? CFD è l’acronimo inglese di Contract For Difference (in italiano Contratti per Differenza) e si tratta essenzialmente di strumenti derivati. I CFD non rappresentano affatto gli unici strumenti derivati presenti sui mercati finanziari: ne esistono infatti diversi altri, tra i quali si possono annoverare ad esempio le opzioni ed i futures.

Tali strumenti derivati sono sostanzialmente prodotti il cui valore ha una diretta relazione con quello del loro sottostante. Spiegando il concetto con un esempio, se si acquista un CFD su azioni Apple attraverso il proprio broker, non si andranno ad acquistare effettivamente delle azioni Apple (non si diventerà quindi in qualche modo soci dell’azienda), ma si sottoscriverà una sorta di contratto con il proprio broker, il quale si impegnerà a restituire il rendimento delle azioni Apple.

I CFD sono quindi un’alternativa al trading tradizionale e si possono utilizzare per operare su migliaia di mercati, senza la necessità insomma di possedere realmente il sottostante.

Vantaggi e svantaggi dei CFD

Tra i vantaggi principali dei CFD ci sono quindi una notevole flessibilità nonché la possibilità di operare sul sottostante di moltissimi strumenti finanziari, potendo fare negoziazione nella fascia oraria di propria preferenza.

Esistono diversi broker che offrono la possibilità di vendere ed acquistare i CFD, ma è sempre bene verificare che questi ultimi abbiano tutte le certificazioni necessarie per operare in perfetta trasparenza con l’investitore: su Zonatrading.it sono presenti numerose informazioni relative a questa cruciale tematica.

Un altro pro dei CFD è quello di poter acquistare azioni particolarmente costose (come ad esempio Google o Amazon) ad un prezzo decisamente ridotto: essi permettono cioè di fare trading su titoli ai quali non si avrebbe altrimenti accesso. Questo è uno dei motivi per cui i CFD sono i preferiti da molti piccoli investitori alle prime armi, con conti ancora non particolarmente sostanziosi.

I CFD inoltre offrono la possibilità di operare in leva, depositando una cifra minima per un’esposizione sul mercato più ampia. Se è vero che questo rappresenta un vantaggio nel caso in cui il mercato vada nella direzione pronosticata, si rivela però un’arma a doppio taglio qualora il titolo si muova nella direzione opposta. La leva permette infatti di moltiplicare i profitti come le perdite ed un suo eccessivo utilizzo è altamente sconsigliato, specialmente per i trader principianti.

Altra considerazione importante sui CFD è quella relativa ai rischi. Non possedere direttamente il sottostante infatti pone a rischio qualora la controparte abbia problemi o fallisca per qualsivoglia motivo: acquistare direttamente il prodotto sottostante permette invece di evitare questo intoppo e restare in possesso del prodotto anche qualora il broker utilizzato dovesse riscontrare difficoltà.

I CFD sono quindi un prodotto molto versatile e interessante, oggi di largo utilizzo nel settore retail grazie ai molti broker certificati che permettono di fare trading con questo strumento. Come tutti i prodotti finanziari, essi presentano però vantaggi e svantaggi che vanno valutati di caso in caso, soprattutto in relazione alle proprie preferenze personali in termini di operatività.

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