Fabrizio Corona news: via dal carcere? Marco Travaglio chiede la grazia per il fotografo

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Date la grazia a Fabrizio Corona: le ultime news sul fotografo/paparazzo, attualmente residente nel carcere di Opera, arrivano da Marco Travaglio, che nell’editoriale del 1 agosto sul Fatto Quotidiano chiede (provocatoriamente?) al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di graziare il fotografo. Per il vicedirettore del Fatto, Corona merita la grazia perché si è macchiato di reati meno gravi di Silvio Berlusconi o del condannato (e poi graziato) Joseph Romano, il colonnello Usa che aveva fatto rapire Abu Omar, colpevole di un reato molto più grave di quelli commessi da Corona. E a sostenere il giornalista arrivano persino Fiorello e Antonella Clerici.

Il caldo agostano gioca brutti scherzi? Marco Travaglio chiede la grazia per Fabrizio Corona, macchiatosi di reati meno gravi dell’ex Cavaliere Silvio Berlusconi – sostiene il vicedirettore del Fatto – e di altri graziati celebri: “Ora che le telefonate di un premier alla Questura di Milano per far rilasciare una minorenne fermata per furto non sono più reato, una domanda sorge spontanea – scrive Travaglio – che ci fa Fabrizio Corona nel carcere milanese di massima sicurezza di Opera per scontarvi un cumulo di condanne a 13 anni e 8 mesi, poi ridotte con la continuazione a 9 anni? È normale che un quarantenne che non ha mai torto un capello a nessuno marcisca in prigione accanto ai boss mafiosi al 41bis, per giunta col divieto di curarsi e rieducarsi, fino al 50° compleanno?“.

Travaglio ricorda come la condanna di Corona sia aggravata dal reato ostativo (per la condanna a 5 anni inflitta in appello a Corona nel processo per le foto scattate all’ex giocatore della Juve David Trezeguet), che non permette di aver alcuno sconto di pena. “Così – dice Travaglio – per un delitto scritto pensando al mafioso che chiede il pizzo scortato dal killer, Corona si becca 3 anni 4 mesi in tribunale, poi divenuti 5 in Appello (niente più attenuanti generiche). E scatta il reato “ostativo”: niente sconti per la liberazione anticipata (75 giorni a semestre per regolare condotta), niente percorso rieducativo e terapeutico, almeno 5 anni in cella di sicurezza”.

Per carità, riconosce il vicedirettore del Fatto, “Nessuno sostiene che Corona sia uno stinco di santo. Ma neppure un demonio che meriti tutti quegli anni di galera: ne ha già scontati quasi due fra custodia cautelare ed espiazione pena. Ed è bene che resti al fresco un altro po’ a meditare sui suoi errori, come ha iniziato a fare fondando un giornale per i detenuti, Liberamente, e rivedendo criticamente il suo passato nel libro Mea culpa scritto dietro le sbarre. E a curare la sua evidente patologia di superomismo“. Di qui la richiesta di grazia per Fabrizio Corona, così da “ridare speranza a un ragazzo che ne ha combinate di tutti i colori, ma senza mai far male a nessuno. Se non a se stesso”.

L’appello è immediatamente rimbalzato su Twitter: oltre all’hashtag #graziapercorona, da segnalare le adesioni ‘vip’ di Fiorello, Antonella Clerici e anche il super nemico di Travaglio, Filippo Facci.

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