F35: difetti e problemi degli aerei che nessuno vuole

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Gli F35 avrebbero dei difetti e dei problemi, che sono stati presi in considerazione. Proprio per questo il Pentagono ha ordinato che tutta la flotta, composta da 97 aerei militari, rimarrà a terra, fino a quando non saranno compiuti i controlli necessari. Si è deciso di sospendere anche la trasvolata dell’Atlantico di alcuni F35 che avrebbero dovuto partecipare in Inghilterra a due importanti eventi nell’ambito dell’industria militare. Anche il nostro Paese sembra intenzionato ad acquistare gli F35, ma il ministro Pinotti ha chiarito che prima bisogna vedere che cosa è importante per soddisfare i bisogni dell’Italia.

Intanto gli esperti hanno già dato il loro parere su alcune componenti, che compongono la struttura degli aerei stessi e in certi casi alcuni elementi sono stati definiti inaccettabili. Soprattutto ci si è concentrati sul software.

I problemi

Sono stati presi in considerazione i software degli F35. Sono stati rintracciati in questo modo dei disturbi notevoli al block 2B: si è visto che questo software non risponde come dovrebbe e quindi questo può ritardare di molto l’uso del velivolo. Altri problemi riguarderebbero i radar, la programmazione per il conflitto elettronico e la navigazione. Ci sarebbero poi dei difetti che riguardano la distribuzione delle aperture e i sistemi di montaggio. In generale permarrebbero dei difetti per quanto riguarda il collegamento dati.

Per questi motivi il software dovrà essere rivisto e non sarà completato fino alla fine del 2015, un enorme ritardo rispetto a quanto si era previsto inizialmente. Altri deficit sono stati notati dagli esperti nel sistema logistico di bordo, nonostante in molti si siano mostrati ottimisti sui risultati ottenuti dalle prove. Il Pentagono è stato piuttosto duro a questo proposito, anche perché la spesa effettuata per questi aerei è considerevole: sono stati spesi 392 miliardi di dollari per un totale di 2.443 aerei.

Altri problemi sono stati notati nel collegamento degli obiettivi elettro-ottici sui caschi dei piloti. A prendere in esame tutti questi aspetti è stato Michael Gilmore, esperto d’armi del Pentagono, che, dopo un esame attento degli F35, ha dato una valutazione, la quale non differisce molto, in termini di mancanze, dal report messo a punto dalla Reuters. Questo rapporto si compone di 25 pagine ed è incentrato anch’esso soprattutto sui deficit che riguardano i software di bordo.

Il Pentagono: “Sono fragili e inaffidabili”

I nuovi caccia dovrebbero rappresentare il sistema d’armamento del futuro, ma, secondo il Pentagono, si rivelerebbero fragili e inaffidabili. I tecnici hanno già più volte parlato di alcuni punti deboli in relazione alla sicurezza degli F35. Secondo i test condotti, da quanto si può leggere nel rapporto firmato dal capo della sperimentazione del Pentagono, sarebbero ancora immature le prestazioni dei caccia. Segni di cedimento sono stati ritrovati nel sistema dei motori e della fusoliera. Le modifiche potrebbero richiedere un aumento del peso, ma, tenendo conto del fatto che il valore attuale è molto vicino ai limiti stabiliti, non si potrebbe andare molto oltre. Molto complicato è anche il software per la gestione. Le prestazioni del programma Joint Strike Fighter sono state definite inaccettabili.

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