F1 GP Malesia 2014: dominano le Mercedes, Alonso solo quarto a Sepang

Il Gran Premio della Malesia ha rispecchiato quali siano i veri valori in pista, e cioè che in questo momento la squadra da battere è la Mercedes. La Casa della Stella ha fatto una bellissima doppietta a Sepang, con Lewis Hamilton che si porta a casa il primo successo stagionale, dopo aver dominato tutto il weekend. Al secondo posto Nico Rosberg, che rimane saldamente in testa alla classifica generale. Terzo Sebastian Vettel, per una Red Bull che dimentica i problemi invernali e quelli in Australia tornando grande. Ai piedi del podio Fernando Alonso, per un’altra, ennesima, gara anonima della Ferrari. Il lato positivo è che Nando perde pochi punti in classifica piloti, ma questa Ferrari arranca, distante più di mezzo minuto dai leader. Urgono migliorie, ma tra 5 giorni si ritorna di nuovo in pista. Raikkonen fuori dalla zona punti, per colpa di un contatto nelle prime tornate con Magnussen in quale fora la sua gomma e compromette la sua gara. Prossimo GP settimana prossima in Bahrain.

Ordine d’arrivo

1 Lewis Hamilton Mercedes
2 Nico Rosberg Mercedes +17.3 sec
3 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault +24.5 sec
4 Fernando Alonso Ferrari +35.9 sec
5 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes +47.1 sec
6 Jenson Button McLaren-Mercedes +83.6 sec
7 Felipe Massa Williams-Mercedes +85.0 sec
8 Valtteri Bottas Williams-Mercedes +85.5 sec
9 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes +1 giro
10 Daniil Kvyat STR-Renault +1 giro
11 Romain Grosjean Lotus-Renault +1 giro
12 Kimi Räikkönen Ferrari +1 giro
13 Kamui Kobayashi Caterham-Renault +1 giro
14 Marcus Ericsson Caterham-Renault +2 giri
15 Max Chilton Marussia-Ferrari +2 giri
Rit Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault
Rit Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari
Rit Adrian Sutil Sauber-Ferrari
Rit Jean-Eric Vergne STR-Renault
Rit Jules Bianchi Marussia-Ferrari
Rit Pastor Maldonado Lotus-Renault
Rit Sergio Perez Force India-Mercedes

Cronaca della gara

Pronti via e Vettel perde la posizione su Rosberg e Ricciardo, autore di un’ottima partenza. Quinto Alonso, davanti a Hulkenberg, Raikkonen e Magnussen. Il danese della Mclaren però tocca nella posteriore destra il finlandese della Ferrari. Kimi quindi deve rientrare subito ai box, compromettendo la sua gara, mentre Magnussen si prende la nuova penalità di 5 secondi.
Pochi giri dopo Sebastian Vettel torna subito a dettare legge, scavalcando il compagno di squadra e partendo all’inseguimento di Rosberg. Ed è qui un punto veramente interessante: la Red Bull c’è, sono già dimenticati i problemi nei test invernali ed in Australia. Hamilton è lontano, ma almeno Seb ha ricucito il gap con una Mercedes. Comincia il valzer dei pit stop, con tutti i piloti di testa che proseguono con le gomme morbide. L’unico che non entra è Hulkenberg, che effettuerà solo 2 invece che 3 soste. La situazione quindi prosegue lineare con Hamilton davanti a Rosberg, Vettel, Ricciardo, Alonso e Hulkenberg.
Il colpo di scena arriva al giro 41: Ricciardo entra ai box per la sua terza sosta, ma gli viene dato il verde nonostante la sua anteriore sinistra non è fissata al meglio. Si ferma in mezzo alla pit lane, con i meccanici che corrono in suo soccorso. Perde una vita, ma le sue sfortune non sono finite: prima rompe l’ala, poi viene penalizzato per “unsafe release”, infine si ritira. Alonso è quinto al termine della terza sosta, ma nei giri finali recupera Hulkenberg in crisi di gomme e lo passa. Finisce così, con una dimostrazione di forza della Mercedes incredibile, ma la Red Bull non è lontana. Raikkonen recupera ma termina 12°.

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