Europa in siccità record, in estate rischio catastrofe

Ci siamo occupati spesso dell’allarme siccità in Italia, ora arriva l’allerta anche a livello europeo.

Siccità in Europa, in rosso le zone critiche
Siccità in Europa, in rosso le zone critiche – Nanopress.it

Molti fiumi come il Montbet francese sono sotto i livelli di allerta e in alcuni corsi d’acqua le imbarcazioni sono costrette a trasportare metà del carico e quindi fare più viaggi a causa della poca acqua.

Allarme siccità in Europa

Dopo aver parlato a lungo dell’allarme siccità in Italia, ora la preoccupazione volge verso il resto dell’Europa, che di certo non se la passa meglio.

Dopo i bassissimi livelli del Po infatti, arrivano dati allarmanti anche su altri corsi d’acqua, come il Montbet in Francia che è per l’80% vuoto e il Reno che presenta acque bassissime in Germania.

Ancora in Spagna, le autorità di Barcellona hanno emanato un’ordinanza che vieta di annaffiare i parchi pubblici.

Gli esperti avvisano che se non pioverà ci saranno conseguenze catastrofiche durante i mesi estivi, quando chiaramente le temperature si fanno meno rigide e quindi il problema della siccità diventerà più evidente.

C’è bisogno di una massiccia quantità di acqua per riempire i fiumi e dissetare una terra che da tanti mesi ormai è troppo arida e impoverita, dove le coltivazioni faticano a sopravvivere.

L’intera Europa è andata in secca, condizione critica che continua a interessare anche i corsi d’acqua italiani, basti pensare che in questo periodo i turisti riescono a raggiungere l’isola di San Biagio camminando dalle rive del Garda per un tratto che di solito si può percorrere solo in barca.

Sicuramente scene simili suscitano un allarme per i prossimi mesi, i peggiori dell’anno in termini di aumento di temperature ma già ora gli esperti sono scioccati e parlano di catastrofe senza precedenti.

Cosa dicono gli esperti

Siamo a marzo, tecnicamente ancora in inverno pieno e già si verificano scene come quelle che abbiamo appena descritto. Non si tratta di cose all’ordine del giorno ma sarebbe stato più tollerabile lo sfondo del mese di luglio o agosto invece così non è.

Per questo motivo gli esperti e gli studiosi in fatto di clima parlano di una crisi senza precedenti. Dopo aver sperimentato durante la scorsa estate la peggiore siccità degli ultimi 50 anni, i governi dell’Europa dovranno ora affrontare una crisi molto più grave.

Questa arriverà nel pieno in estate ma già da adesso ci sono forti disagi e quella del 2023 si prospetta un’estate di nuovo torrida con problematiche devastanti per l’agricoltura, le case e le fabbriche.

A parlare del problema, fra gli altri, è stato il meteorologo Luca Mercalli, che ha spiegato che l’unica speranza è quella che in primavera arrivino abbondanti piogge.

Lo scienziato italiano ha dichiarato:

“Sarebbe la prima volta che si verifica un allarme di tale portata, con conseguenze che non avevamo ancora mai provato”.

Tutti gli studiosi concordano che la causa principale di tutto ciò è il cambiamento climatico. In un rapporto pubblicato poche settimane fa da World Weather Attribution, istituto internazionale formato da scienziati di tutto il mondo in fatto di clima, viene evidenziato come il rischio siccità nell’emisfero settentrionale del globo è aumentato di venti volte a causa dell’effetto serra.

Il surriscaldamento della terra sta portando a periodi di estrema carenza di acqua e questi diventeranno sempre più frequenti.

Il professor Andrea Toreti dell’Osservatorio Europeo sulla Siccità, ha spiegato che il fenomeno a cui stiamo assistendo è insolito ma ancora più raro è che dopo essersi presentato l’anno scorso, sta tornando. In effetti, ha ricordato che anche qualche anno fa ci sono stati problemi analoghi, precisamente nel 2018.

Una ripetizione che funge come campanello d’allarme e non c’è dubbio che la mancanza di piogge importanti in alcune parti d’Europa è tale che non sarà semplice tornare ai livelli di acqua necessari prima che vengano i mesi estivi.

Uno dei Paesi più in sofferenza per scarsità d’acqua è la Francia con il 75% in meno di precipitazioni, ma anche l’Italia è al limite, fra l’altro le Alpi hanno avuto il 63% in meno di nevicate. Anche qui le precipitazioni si sono ridotte del 40%.

Po in secca
Po in secca – Nanopress.it

In Spagna il governo ha deciso di ridurre il consumo della preziosa risorsa idrica in tutti i campi, dall’agricoltura all’industria e anche nelle abitazioni private. In Germania situazione pressoché identica.

Josef Eitzinger dell’Istituto di Meteorologia e Climatologia di Vienna, ha riferito che se il clima dei prossimi mesi sarà come quello dello scorso anno, la siccità aumenterà e quindi bisogna prepararsi a risparmiare acqua, così come ha sottolineato anche Macron.

Dunque è cominciato ufficialmente il periodo della secca e prima ne siamo consapevoli, prima possiamo dare il nostro contributo per fare qualcosa di piccolo ma concreto per razionare l’acqua.

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