Espulso pakistano che voleva compiere attentati in Italia

Controlli di sicurezza all'aeroporto di Fiumicino

Espulso dall’Italia un estremista di 26 anni residente a Vaprio d’Adda in provincia di Milano. Aftab Farooq voleva attaccare l’Italia, aveva giurato fedeltà all’Isis. “Colpire un aereo è facile”, queste le parole shock pronunciate dal fondamentalista fermato domenica scorsa.

Aftab Farooq era sotto sorveglianza da un anno. “Facciamo qualche danno perché ammazzano i musulmani. Vai a fare saltare uno o due aerei. Vedi è facile colpire un aereo”, l’aspirante terrorista aveva giurato fedeltà al Califfo Abu Bakr al Baghdadi all’inizio dello scorso anno. Magazziniere di un centro Dechatlon voleva raggiungere la Siria: “Ricordati che voglio partire e lo farò anche a costo di abbandonare la mia famiglia”.
“Sono pronto a difenderlo e uccidere per lui davanti ad Allah seguendo il Corano”, così l’estremista aveva aderito allo Stato Islamico e offerto tutta la sua devozione. A settembre 2015 aveva anche iniziato a parlare di attentati terroristici. Nel suo mirino c’era anche un’enoteca di Vaprio d’Adda che lui chiamava ‘la fabbrica del whisky’. “Mettiamo fuori una bomba o spariamo colpi di kalashnikov. Non ammazziamo le persone, ma così avranno paura”, così esponeva il suo piano.
“Dobbiamo fare attentati in Europa. Bisogna uccidere dei militari, due o quattro. Lo facciamo”. E ancora in un’altra occasione: “Gli europei devono avere paura non possiamo lasciarli tranquilli”.

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