Esplosione Bologna: 1 morto e oltre 60 feriti a Borgo Panigale

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Lunedì sei agosto sarà ricordato come il giorno dell’incidente in autostrada a Bologna: in un tamponamento è esploso un tir e l’incendio che è divampato ha distrutto il ponte della tangenziale causando decine di feriti, una settantina, e una vittima accertata e identificata. Si tratta di Andrea Anzolin di Agugliaro, autotrasportatore di 42 anni che guidava l’autocisterna che ha tamponato il tir che ha poi provocato la prima esplosione. Sposato, ma senza figli, Anzolin lavorava da otto anni per la “Loro fratelli” spa di Lonigo.

Una settantina invece i feriti: alcuni sono stati colpiti da schegge e detriti, altri hanno riportato pesanti ustioni su varie parti del corpo. Tre di loro, fra i quali un poliziotto della Stradale che insieme a due colleghi stava dirigendo il traffico dopo un precedente incidente, sono stati portati ai centri grandi ustionati di Cesena e Parma, ma non sarebbero in pericolo di vita.

La dinamica dell’incidente sulla A14 a Bologna

Dalle immagini che la polizia ha reso note si vede la corsia dell’autostrada all’altezza di Bologna Borgo Panigale bloccata dalla colonna di auto in fila per un precedente incidente, arriva quindi l’autocisterna e impatta contro il tir. A causa dell’incidente si sono susseguite diverse esplosioni e parte del ponte della tangenziale è crollato. E’ stato confermato che il tir trasportava materiale infiammabile, probabilmente GPL, anche altre vetture nelle vicinanze sono esplose, comprese quelle all’interno di un vicino rivenditore d’auto. L’elicottero dei vigili del fuoco ha preso l’acqua dal fiume Reno per spegnere le fiamme e in poche ore l’incendio è stato domato, ma lo scenario a cui si assiste è apocalittico.
La procura di Bologna, intanto, aprirà un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti proprio per accertare la dinamica dell’incidente. Alla base del disastro potrebbe esserci stato un colpo di sonno, una distrazione, un guasto tecnico oppure un malore dell’autista.

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Morti e feriti nell’incidente sulla A14

Il tragico bilancio dell’incidente sull’autostrada alle porte di Bologna è di una persona morta mentre i feriti sono oltre 60, 68 precisamente, due dei quali trasportati ai centri grandi ustionati di Parma e Cesena.

Fra i feriti ci sono anche 11 carabinieri e due poliziotti della stradale, che si trovavano sul posto in quanto stavano dirigendo il traffico dopo un altro incidente stradale che era avvenuto poco prima.

Molti i residenti che subito dopo lo schianto sono stati evacuati dalle loro abitazioni a causa dell’esplosione e dell’incendio che ha interessando il raccordo autostradale all’altezza di via Marco Emilio Lepido e via Caduti di Amola.

Chiusa A14 e tangenziale

L’autostrada A14 sul raccordo di Casalecchio, tra Bologna Casalecchio e il bivio con la Bologna-Taranto in entrambe le direzioni sono state chiuse al chilometro tre per via dell’incidente che ha interessato l’autocisterna che ha preso fuoco scatenando esplosioni a catena. Per lo stesso motivo il traffico è stato bloccato anche sul tratto della tangenziale di Bologna, tra Bologna Casalecchio e lo svincolo 3 Ramo verde in entrambe le direzioni. Nella mattinata di martedì sono state riaperte a Borgo Panigale una carreggiata della A14 con doppio senso di marcia e la direzione Sud della tangenziale.

Ed è in parte crollato il ponte della tangenziale di Casalecchio A1-A14, che passa sopra la via Emilia a Borgo Panigale e attraversa via Marco Emilio Lepido. Autostrade conferma l’accaduto in una nota: ”L’esplosione, avvenuta in corrispondenza di un tratto autostradale sovrappassante la via Emilia, ha determinato il crollo della sottostante soletta, in corrispondenza della carreggiata in direzione della A14 Bologna-Taranto, che pertanto resterà chiusa per tutto il tempo necessario alla sua ricostruzione. Le altre porzioni interessate dalle fiamme, quali la carreggiata dello stesso raccordo in direzione dell’A1 e del tratto complanare della tangenziale, hanno subito danni per i quali sono in corso valutazioni da parte dei tecnici”.

Come spiegato dall’ingegner Giovanni Carella, coordinatore emergenze dei vigili del fuoco dell’Emilia-Romagna, probabilmente il tir trasportava gpl: ”L’onda d’urto è stata violentissima – ha detto – molti feriti, infatti, hanno ferite da taglio per i vetri scoppiati. È crollato il viadotto dell’autostrada, la deflagrazione è stata molto violenta. Le fiamme si sono alzate altissime ma sono state domate abbastanza presto”.

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