Esplosione a Treviglio in un’azienda: morti due dipendenti, il figlio di uno attendeva in auto

Esplosione in un'azienda a Treviglio

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La mattina di Pasqua, a Treviglio, in provincia di Bergamo, si è verificata in un’azienda un’esplosione di un serbatoio di farina in essiccazione. Nell’incidente hanno perso la vita due dipendenti, nel frattempo il figlio di uno di loro stava aspettando il ritorno del padre in auto. Attualmente non sono ancora state identificate le reali cause dell’esplosione: il pubblico ministero Fabio Pelosi ha aperto un’inchiesta e un fascicolo per omicidio colposo.

Esplosione a Treviglio: le due vittime

Le due vittime dell’esplosione del giorno di Pasqua a Treviglio sono Gian Battista Gatti, 51 anni, tecnico manutentore e responsabile della sicurezza dell’azienda Ecb, sempre attento e preciso sul lavoro, e il collega Giuseppe Legnani, 57 anni. Gatti era padre di una figlia, Milena di 21 anni e un figlio di 10 anni; anche Legnani aveva due figli, Federico di 22 e Diego di 21 anni. ‘Succedeva spesso che papà fosse chiamato a sistemare qualcosa, di notte, di giorno, non c’erano orari o festivi. L’ho visto l’ultima volta sabato sera, non ho più potuto salutarlo. Avrei voluto fare tante altre cose con lui, tra un anno sarebbe andato in pensione. Avrebbe potuto togliersi qualche sfizio, finalmente, anche se il suo lavoro gli piaceva molto’, ha raccontato il 21enne. La moglie di Gatti invece, Federica ha detto del marito scomparso: ‘Era sempre in azienda a lavorare’.

I due tecnici sono morti insieme sul colpo nell’esplosione di un serbatoio di farina in essiccazione dell’azienda in cui lavoravano, la mattina di Pasqua.

Esplosione a Treviglio: la dinamica dell’incidente

La mattina di Pasqua è iniziata per i due colleghi e amici alle ore 7 con un ordinario controllo di routine in azienda. Subito dopo aver accertato che tutto fosse a posto, si sono recati al bar per bere un caffè insieme prima di tornare a casa e festeggiare con le rispettive famiglie. Dopo un paio d’ore però è scattato l’allarme: gli abitanti delle zone circostanti all’azienda hanno iniziato a sentire uno strano odore nell’aria. Gian Battista Gatti, con il figlio si è subito diretto in auto alla Ecb: ha lasciato il piccolo di 10 anni nella vettura certo di fare una rapida verifica. Nel frattempo è arrivato anche il collega Legnani, insieme si sono diretti all’essicatorio delle farine da dove proveniva l’odore anomalo. Improvvisamente l’esplosione ha travolto i due tecnici togliendo loro la vita.

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