Ennio Morricone: Oscar per The Hateful Eight dopo 500 colonne sonore

[veedioplatform code=”dbf680d5450cf1c419af2858eb96deb9″]

Dopo 5 nomination andate a vuoto, solo in parte compensate dal riconoscimento alla carriera del 2007, Ennio Morricone e gli Oscar hanno finalmente ‘fatto pace’ in occasione della sesta candidatura per le musiche di The Hateful Eight, l’ultimo film di Quentin Tarantino. Il Maestro è salito sul palco alle 5:20 ore italiane per ritirare la statuetta dalle mani di Pharrell Williams e Quincy Jones, ringraziando l’Academy per il prestigioso riconoscimento, Quentin Tarantino e il produttore esecutivo Harvey Weinstein per aver pensato a lui (‘Non c’è musica importante senza un grande film che la ispiri’), dedicando infine il suo primo Oscar ‘sul campo’ alla moglie Maria. E intanto l’altro giorno Hollywood gli aveva già dedicato una stella sulla mitica Walk of Fame!

[galleria id=”7385″]

Vincitore di tre Grammy Awards, tre Golden Globe, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’oro e un Polar Music Prize, Ennio Morricone vantava invece un cattivo rapporto con le giurie degli Oscar, che in ben cinque occasioni (nel ’79 con I Giorni del Cielo, nell’87 con Mission, nell’88 con Gli Intoccabili, nel ’92 con Bugsy e nel 2001 con Malena) avevano snobbato la candidatura del Maestro assegnando la fatidica statuetta ad altre colonne sonore, peraltro non senza polemiche. Resta infatti nella storia il brusio di disapprovazione della sala quando nel 1987 venne annunciato l’Oscar a Herbie Hancock per le musiche di Round Midnight, mentre tutti si aspettavano la vittoria di Morricone con Mission: ‘Hancock è bravo, ma in quell’occasione la sua era una colonna sonora per metà nuova e per l’altra metà erano arrangiamenti di vecchi pezzi di successo’, ricorda ancora oggi il compositore italiano, ‘Quindi era fuori dalla regola dell’Oscar che prevede musica originale, e molti hanno protestato per questo errore’.

Vent’anni dopo, forse per rimediare a quello ‘scippo’, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences decise di conferire a Ennio Morricone l’Oscar alla carriera ‘per i suoi magnifici e multisfaccettati contributi nell’arte della musica per film’, pensando probabilmente che l’ormai 78enne musicista non avrebbe più avuto l’occasione di competere per la statuetta (come era stato fatto a suo tempo per l’anziano Charlie Chaplin).

E invece Ennio Morricone ha sorpreso tutti e a 87 anni suonati si è preso il suo primo Oscar ‘competitivo’, grazie alla magnifica colonna sonora di The Hateful Eight, nonostante tra i suoi avversari ci fosse anche quel John Williams (per Star Wars: il risveglio della Forza) che di statuette ne ha vinte già cinque, motivo per il quale Morricone aveva scelto di avvicinarsi alla Notte delle Stelle con i classici piedi di piombo: ‘Vado a Los Angeles senza particolari aspettative, assolutamente tranquillo: l’Oscar è una specie di gioco del lotto’. Ma per fortuna stavolta sulla sua ruota sono usciti i numeri giusti!

La collaborazione tra Morricone e Tarantino, che è sempre stato un grande ammiratore del Maestro, non è nata per The Hateful Eight, visto che il regista italo-americano aveva già utilizzato musiche dell’anziano compositore per Kill Bill, Grindhouse – A Prova di Morte, Bastardi Senza Gloria e Django Unchained. Stavolta però Ennio Morricone ha curato l’intera colonna sonora del film, tornando a comporre le musiche di un western a 35 anni da Occhio alla Penna. ‘Tarantino mi ha lasciato libero di fare quello che volevo e di scrivere quello che volevo. E io ho scritto una musica che non si aspettava e gli è piaciuta tantissimo, e poi ha avuto l’idea di usare altro mio materiale per il film’.

Nella colonna sonora di The Hateful Eight ci sono infatti tre brani inediti di Ennio Morricone (Eternity, Bestiality e Despair), composti dal Maestro nel 1982 per le musiche dell’horror cult La Cosa di John Carpenter e poi mai utilizzati, mentre le restanti tracce sono state scritte appositamente per il nuovo film. Con la speranza che gli valgano finalmente l’agognato Oscar.

Impostazioni privacy