Emmy Awards 2016, i vincitori: Game of Thrones nella storia

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Parata di stelle a Los Angeles per la consegna dei premi ai vincitori degli Emmy Awards 2016, i riconoscimenti della TV americana assegnati da ben 68 edizioni ai migliori programmi televisivi. Al Microsoft Theater si è fatta la storia perché Game of Thrones (Il Trono di Spade nella versione italiana) ha raggiunto quota 38 premi in sei stagioni diventando la serie TV più premiata di sempre. Stavolta Game of Thrones si è aggiudicata le categorie miglior serie drammatica, miglior regia e miglior sceneggiatura di una serie drammatica (rispettivamente con Miguel Sapochnik e con David Benioff e D. B. Weissper, in entrambi i casi per l’episodio 6×09 La Battaglia dei Bastardi). La serie più premiata in assoluto agli Emmy Awards 2016 (con 5 statuette) è stata però American Crime Story, che nella prima stagione ha raccontato il celebre processo per uxoricidio a O. J. Simpson.

in una cerimonia di premiazione caratterizzata dalle battute sferzanti rivolte dal presentatore Jimmy Kimmel al candidato alla presidenza Donald Trump, oltre a Game of Thrones e American Crime Story è andata ancora una volta fortissima la serie TV Veep, che ha vinto per il quinto anno consecutivo come miglior commedia e miglior attrice di una commedia con l’incredibile Julie Louis Dreyfus (lei ha raggiunto invece quota 6). Meritatissimi premi anche per Tatiana Maslany, protagonista di Orphan Black, e Jeffrey Tambor di Transparent. Il riconoscimento al miglior attore protagonista in una serie drammatica è andato a Rami Malek, l’hacker depresso di Mr. Robot.

Per quanto riguarda invece la ‘guerra’ tra i vari network per il maggior numero di premi, FX e HBO hanno salomonicamente terminato in parità con 6 statuette ciascuno, seguiti da Netflix (3) e PBS (3). Bisogna però dire che HBO partiva da ben 40 nomination e FX da 28 soltanto…

Emmy Awards 2016: i vincitori di tutte le categorie

Miglior serie drammatica: Game of Thrones
Miglior attore protagonista in una serie drammatica: Rami Malek (Mr. Robot)
Miglior attrice protagonista in una serie drammatica: Tatiana Maslany (Orphan Black)
Miglior attore non protagonista in una serie drammatica: Ben Mendelsohn (Bloodline)
Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica: Maggie Smith (Downton Abbey)
Miglior regia per una serie drammatica: Miguel Sapochnik (Game of Thrones)
Miglior sceneggiatura per una serie drammatica: David Benioff e D.B. Weiss (Game of Thrones)

Miglior miniserie o film: The People v. O.J. Simpson American Crime Story
Miglior attore protagonista in una miniserie o film: Courtney B. Vance (The People v. O.J. Simpson: American Crime Story)
Miglior attrice protagonista in una miniserie o film: Sarah Paulson (The People vs. O.J. Simpson: American Crime Story)
Miglior attore non protagonista in una miniserie o film: Sterling K. Brown (The People vs. O.J. Simpson: American Crime Story)
Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film: Regina King (American Crime)
Migliore regia per una miniserie o film: Susanne Bier (The Night Manager)
Migliore sceneggiatura per una miniserie o film: D.V. DeVincentis (The People v. O.J. Simpson: American Crime Story)

Miglior serie comedy: Veep
Miglior attore protagonista in una serie comedy: Jeffrey Tambor (Transparent)
Miglior attrice protagonista in una serie comedy: Julia Louis-Dreyfus (Veep)
Miglior attore non protagonista in una serie comedy: Louie Anderson (Baskets)
Miglior attrice non protagonista in una serie comedy: Kate McKinnon (Saturday Night Live)
Miglior regia per una serie comedy: Jill Soloway (Transparent)
Miglior sceneggiatura per una serie comedy: Aziz Ansari e Alan Yang (Master of None)

Miglior varietà talk show: Last Week Tonight with John Oliver
Miglior varietà di sketch: Key & Peele
Miglior regia per uno speciale varietà: Thomas Kail e Alex Rudzinski (Grease: Live)
Miglior sceneggiatura per uno speciale varietà: Patton Oswalt (Patton Oswalt: Talking for Clapping)

Miglior film per la TV: L’abominevole sposa

Miglior talent show: The Voice.

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