Emmy Awards 2014, i vincitori: Breaking Bad miglior drama, flop Game of Thrones e House of Cards

[videoplatform code=”140904879072453fc60d6b0c88″]

Chi ha vinto gli Emmy Awards 2014? La 66esima cerimonia di consegna degli ambitissimi Prime Time Emmy Awards ha visto il trionfo di Breaking Bad, che nella sua ultima uscita – la notizia di una sesta stagione è una bufala – ottiene la statuetta per miglior drama, miglior attore protagonista e non protagonista e miglior attrice non protagonista. Delusione invece per le tante sorprese plurinominate ma non vincenti, serie di peso come House of Cards, Game of Thrones e True Detective. Ma d’altronde, contro Bryan Cranston & co. c’è poco da fare.

[fotogallery id=”3151″]

Breaking Bad è il vincitore assoluto di questi Emmy Awards 2014, la serie ha vinto cinque statuette, miglior serie drammatica, miglior attore protagonista in una serie drammatica (Bryan Cranston), miglior attore e attrice non protagonista in una serie drammatica (Aaron Paul e Anna Gunn) e il premio per la miglior sceneggiatura ritirato da Moira Walley-Beckett. Per quanto riguarda le attrici, Julianna Margulies vince il suo secondo Emmy da protagonista di The Good Wife, True Detective – che aveva fatto il pieno di nomination principali – deve accontentarsi della miglior regia, andata a Cary Joji Fukunaga.

Sul fronte comedy, si conferma Modern Family, che ottiene il premio come miglior comedy e per la miglior interpretazione maschile (Ty Burrell) e per la miglior regia. Jim Parsons, di The Big Bang Theory, è il miglior attore protagonista di una sitcom (quarta vittoria per lui), Julia Louis-Dreyfus, star di Veep, ottiene la terza statuetta di fila. Sesta statuetta – in serie diverse – per Allison Janney di Mom, mentre Louie, con “So Did the Fat Lady”, vince la statuetta per la miglior sceneggiatura (per Louis C.K. è la sesta).

[fotogallery id=”1261″]

Miglior film tv, alla miglior miniserie e categorie collegate: trionfano rispettivamente The Normal Heart, il film di Ryan Murphy sulla diffusione dell’AIDS nella comunità gay, e Fargo (che si prende anche la statuetta per la miglior regia, andata a Colin Bucksey), mentre Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, grazie a Sherlock: His Last Vow (che si prende anche la miglior sceneggiatura per film o miniserie), sono rispettivamente miglior attore protagonista e non per una miniserie/film tv. Doppietta anche nella sezione femminile, dove Jessica Lange e Kathy Bates alzano la statuetta per miglior attrice protagonista e non di American Horror Story: Coven.

[fotogallery id=”3053″]

Detto che il miglior cartoon è Bob’s Burger, The Amazing Race ottiene la sua decima statuetta nella sezione reality, mentre The Colbert Report vince quale serie di varietà: non poteva esserci miglior addio per uno show che chiuderà l’anno prossimo, quando Stephen Colbert rimpiazzerà David Letterman al Late Show di CBS. Non è mancato un momento per il ricordo di Robin Williams, attore pluripremiato agli Emmy che è stato ricordato da Billy Cristal – e da Kathy Bates, che gli ha dedicato la sua statuetta – come “Una delle stelle comiche più brillanti”.

Impostazioni privacy