Ebola: l’epidemia rischia di colpire altri Paesi

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L’allarme Ebola continua a preoccupare. L’epidemia sta raggiungendo una diffusione senza precedenti ed è assolutamente fuori controllo. Il virus in Africa occidentale sta facendo registrare sempre più casi di contagio. C’è il rischio che possa colpire anche altri Paesi. Bart Janssens, direttore delle operazioni di Medici senza Frontiere, ha lanciato già un avvertimento, facendo notare come la malattia si stia estendendo soprattutto in Liberia e in Sierra Leone.

L’esperto ha spiegato che, se la situazione non migliorerà, ci potrebbe essere il pericolo di un maggiore coinvolgimento di una zona sempre più estesa. Lo dicono gli stessi dati relativi alla diffusione dell’epidemia. Per il momento i casi accertati sono almeno 1.201. Ci sono stati 672 decessi dall’inizio dell’anno.

In Sierra Leone sono state prese delle precauzioni, per limitare il contagio: sono stati chiusi i teatri, i cinema e i bar e sono stati rimandati alla fine del mese gli esami pubblici. Vengono rafforzate le misure di prevenzione, messe in atto sia dai Governi che dalla società civile. In particolare si punta su centri sanitari dedicati e su disposizioni igieniche nei luoghi pubblici, dove è scattato il provvedimento di lavarsi le mani con acqua e cloro, l’unica sostanza in grado di uccidere il virus. La paura è molto diffusa fra la popolazione.

Da Bruxelles si minimizza, perché ci sarebbe un basso rischio per l’Unione Europea. Un caso sospetto è stato segnalato a Valencia, in Spagna, ma alla fine il paziente è risultato negativo. Gianni Rezza, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, rassicura sull’eventuale rischio corso dall’Italia e fa notare che i portatori sani non possono trasmettere l’infezione. Secondo l’esperto è davvero difficile che qualche malato possa arrivare fino al nostro Paese.

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