Il profilo Twitter di Donald Trump è stato sospeso per undici minuti nella giornata di giovedì 2 novembre. Intorno alle sette di sera, ora americana, molti utenti hanno notato che il profilo personale di Trump risultava cancellato e così è stato per oltre dieci minuti. In molti avevano pensato a una mossa politica o a un attacco da parte di qualche hacker che avrebbe colpito il presidente USA, scegliendo di privarlo del suo social network preferito. In realtà, le cose sono andate in maniera diversa. È stata la stessa società di Twitter a spiegare cosa è successo: si sarebbe trattato di un loro dipendente all’ultimo giorno di lavoro che avrebbe deciso di cancellare il profilo Twitter di Trump.
In molti utenti hanno segnalato il dipendente di Twitter come un eroe, che ha tolto il megafono planetario al presidente americano; dopo aver parlato di un generico “errore umano”, Twitter ha confermato che si è trattato di un atto volontario di un loro dipendente. La società ha promesso un’indagine interna e di prendere misure affinché non si ripeta più una situazione simile, ma per molti si è trattato di un gesto importante che ha colpito Trump nel vivo.
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Il presidente USA ha infatti una passione smodata per i tweet che usa in ogni occasione e più volte al giorno, preferendo al profilo istituzione, ereditato da Barack Obama @potus, il suo personale, @realDonaldTrump. Anche in questo caso, Trump non si è smentito e, appena ripristinato il profilo, ha iniziato a pubblicare una raffica di tweet, dalla proposta sui tagli fiscali dei repubblicani a un nuovo attacco a Hillary Clinton e ai democratici.
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Prima di iniziare la sua giornata di cinguettii, Trump ha dedicato 140 caratteri alla vicenda. “Il mio account Twitter è stato rimosso per 11 minuti da un impiegato canaglia. Credo che il mio messaggio stia finalmente arrivando e sta avendo un impatto”, il suo commento.
