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Donald Trump, a un passo dalla nomination repubblicana, svela l’imponenza della sua ricchezza e deposita la sua dichiarazione dei redditi alla Commissione Federale Elettorale (Fec), confermando di essere l’uomo più ricco che mai abbia corso per la Casa Bianca. Stando a quanto dichiarato dal tycoon, negli ultimi 17 mesi il suo guadagno imprenditoriale è cresciuto di 190 milioni di dollari e il suo reddito è stato di 557 milioni di dollari. La sua presunta sfidante, Hillary Clinton, ha dichiarato un reddito di 6,5 milioni di dollari. Come già aveva fatto nel 2015, all’inizio delle Primarie repubblicane, Trump ha ribadito di avere un patrimonio che supera i 10 miliardi di dollari, cifra che è circa il doppio di quella stimata da organizzazioni e stampa specializzata. “Sono fiero che sia la più grande dichiarazione della storia della Fec“, ha aggiunto.
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Trump non ha mai nascosto l’orgoglio dell’essere ricco, anzi ne ha fatto un punto di forza. In merito alla dichiarazione dei redditi però è stato più titubante, tanto da confermare, giusto qualche giorno prima, di non voler rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi, cosa che fanno tutti i candidati alla presidenza da almeno 40 anni. “Non sono fatti vostri“, aveva chiosato il miliardario.
Ora, il cambio di rotta, con tanto di steccata verso Bernie Sanders, l’altro candidato democratico, che ha chiesto una proroga per la presentazione della dichiarazione. “Questa è la differenza tra un uomo d’affari e i politici inetti e capaci solo di bla-bla“, ha voluto sottolineare.
