Dl aiuti bis: c’è l’intesa in Senato sul Superbonus

Responsabilità solidale soltanto nel caso in cui ci sia un’effettiva frode. Trovata in Senato l’intesa sul Superbonus al dl aiuti bis.

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Aula senato- Nanopress.it

Riscritto e approvato il testo dell’emendamento dai singoli Senatori e dalla commissione che ha analizzato il disegno di legge insieme al Governo.

Ottenuta in Senato intesa sul superbonus: dl aiuti bis

Contentezza e appagamento da parte di Daniele Pesco (M5s) e Luciano D’Alfonso (Pd) dopo aver dichiarato che in Senato è stata trovata un’intesa per quanto riguarda il superbonus al dl aiuti bis ed esprimono riconoscenza al governo e al senato per aver appunto riscritto e approvato il testo dell’emendamento.

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Responsabilità solidale solo in fatto di frode

L’emendamento da poco riscritto sui superbonus annuncia che la responsabilità solidale si ha solamente in caso di ‘dolo o colpa grave’. Nell’ultima settimana ci fu infatti un’immobilità dovuta proprio al fatto di dover riscrivere l’emendamento sul superbonus al dl aiuti bis, fortunatamente sbloccata dall’intesa trovata.

Le variazioni apportate all’emendamento decretano poi che per i crediti emersi prima dei vincoli di conseguimento dei visti di conformità, asseverazioni e attestazioni, su enti che non siano banche e intermediari finanziari e assicurazioni, la responsabilità in solido sarà limitata ai soli casi di ‘dolo e colpa grave’, però sarà essenziale conseguire ugualmente delle prove di asseverazione ‘ora per allora’.

Il decreto aiuti bis eliminerà anche il ‘docente esperto’

Le forze politiche si sono accordate affinché un emendamento, che verrà poi mostrato al decreto aiuti bis, elimini la figura del ‘docente esperto’.

Si pronostica, dall’emendamento che determina la cessazione del ‘docente esperto’, la possibilità di ‘essere stabilmente incentivati, nell’ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva’ per i docenti che abbiano conseguito un percorso di studi di tipo triennale.

Ancora modifiche: lavoro, bonus bollette e carburante

Modifiche anche per quanto riguarda il lavoro. Per chi ha figli di età non superiore a 14 anni e per i ‘fragili’ si può continuare fino a fine anno a lavorare da remoto. Questa possibilità non ci fu già più a partire dalla stagione estiva e non fu neanche fatto rientrare nell’emendamento, decisione all’epoca presa dal ministro Orlando.

Per quanto riguarda le famiglie c’è la proroga fino ai mesi successivi del bonus per luce e gas, l’inserimento di agevolazioni per tutti coloro che sono considerati ‘vulnerabili’, lo stazionamento di eventuali cambiamenti unilaterali all’interno dei contratti di rifornimento fino a maggio 2023.

Poi abbiamo il bonus per il carburante ma solo in agricoltura e pesca e per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblici.

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