DiMartedì, Maurizio Crozza con la copertina a La 7: ‘Un popolo impazzito: comunista per astension’

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«L’Italia è un popolo impazzito: comunista per astension». A diMartedì c’è Maurizio Crozza col colbacco per la copertina comica di stasera 25 novembre 2014. In video a La 7 infatti, il comico canticchia questo motivetto russo per commentare i risultati del voto alle elezioni regionali. Spazio anche al ritorno del Senatore Antonio Razzi senza troppe certezze sul tema del jobs act del premier, ma anche il tombini di ghisa Matteo Salvini, ritenuto uno dei vincitori di questa tornata elettorale.

Il più soddisfatto del voto nelle regioni è però Crozza-Renzi che canta come Tiziano Ferro sulle note del celebre brano:

«Il mio è un rosso relativo: la sinistra è sparita con me! Oplà!». Poco prima, il comico in persona commenta a caldo i risultati elettorali regionali: «In Bulgaria si parla di percentuali renziane! E’ diventata rossa anche la Calabria: a Reggio c’è la coda per vedere i famosi compagni di Riace! Giova, è bastato far sparire la sinistra per far diventare l’Italia rossa. Devo dire la verità: con Renzi è un rosso relativo».

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La sinistra raccontata da Crozza-Renzi soffre di un delirio d’onnipotenza, sembra poter fare tutto da sola, senza chiedere l’aiuto di nessuno, né della politica né dei cittadini italiani:

«Renzi batte democrazia 2 a 0. Io non ho più bisogno del Pd, io non ho più bisogno di Berlusconi. D’ora in avanti non avrò nemmeno più bisogno dei miei elettori: signori miei, la democrazia è un vecchio concetto; quello che conta è oggi è la parolavanveracrazia. Non pensare alla scarsa affluenza del voto elettorale, ma alla grande influenza del mio vuoto eccezionale».

Il pur sempre legato alla sconfitta, Crozza-Bersani commenta con noia e allo stesso stupore, senza lasciare da parte la solita freddura a cui il comico ci ha abituato per commentare i risultati elettorali in Emilia Romagna:

«’orco boia, ragazzi! Dall’alluvione all’astensione: siam passati dal dissesto idrogeologico al dissesto ideologico! Perché ragazzi, se c’hai il tronchesino non è che tagli le unghie ai pollici del televisore!».

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