Delusione Italia, quali sono i problemi della Nazionale di Conte?

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La sconfitta di ieri sera contro la Germania, campione del mondo, nell’amichevole che anticipa Euro 2016, l’Italia ha dimostrato tutti i suoi difetti. Il risultato di 4-1 in favore dei tedeschi è fin troppo eloquente ma la buona prestazione con la Spagna ci ha illusi di essere quantomeno all’altezza delle squadre più forti del mondo. A conti fatti non è così.

Già nella fase di qualificazione si erano visti tutti i problemi della nostra Nazionale attuale: pochi giocatori di qualità, di nome, poco gioco e pochi ricambi di altrettanto livello. La difesa, punto forte della Nazionale, ieri è stata annichilita dalla Germania che ha passeggiato sugli Azzurri. Ad inizio secondo tempo c’è stata una reazione dell’Italia ma le azioni create non sono state concluse a rete.

In questo momento, se il C.T. Antonio Conte vuole giocare con due registi, non può giocare con Montolivo e Thiago Motta ma solo uno dei due al fianco di Verratti, piuttosto che Jorginho. La velocità di manovra che possiedono i giocatori che ho precedentemente nominato non la possiedono, Motta e Montolivo hanno altre caratteristiche.

Un altro punto importante è l’attacco. Tanti nomi interessanti ma, come sappiamo, non ci sono più Totti, Del Piero, Vieri, Inzaghi e molti degli attaccanti che in Nazionale hanno sempre fatto la differenza. Insigne e Bernardeschi hanno dimostrato qualità sulle fasce, anche El Shaarawy garantisce qualità, impegno e qualche gol. Il problema non sono tanto gli esterni ma le prime punte. Pellé, Zaza, Okaka, Immobile sono tutti attaccanti buoni ma non da grande Nazionale. Se analizziamo le prime punte delle altre “Big” troviamo: Diego Costa (Spagna), Muller (Germania), Benzema (Francia), Lukaku (Belgio) e cosi via. L’unica punta che tecnicamente potrebbe essere all’altezza di competizioni simili è Mario Balotelli che però, purtroppo, è ormai un ex giocatore da dopo l’Europeo 2012.

Ci stiamo girando intorno, quest’Italia non sembra essere all’altezza delle grandi Nazionali europee, per il gioco espresso e per i giocatori in campo. C’è anche un altro tassello interessante da analizzare e cioè la panchina. L’Italia non ha una panchina con la qualità dei giocatori titolari. Esempio: ieri nell’amichevole Italia-Germania per i tedeschi è uscito Gotze (Bayern Monaco) ed è entrato Reus (Borussia Dortmund) da noi, causa infortunio, è uscito Bonucci (Juventus) ed è entrato Ranocchia (Sampdoria). Questo è solo uno degli esempi per dire che la Nazionale italiana è deficitaria anche nella scelta dei “rincalzi” perché non all’altezza, non tutti almeno, dei titolari.

Il gioco di Conte è un altro punto su cui riflettere. La Juventus per vincere doveva sempre andare a 100 all’ora e dare il 120%. Un gioco improntato soprattutto su corsa, polmoni e muscoli. Una Nazionale, però, non può pensare di allenarsi e giocare come una squadra di club. Ha bisogno di un gioco che in questo momento ancora non si vede e tarda ad arrivare. Il via all’Europeo di Francia sarà il 10 giugno e durerà un mese. La verità verrà fuori li, in un girone non facile.

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