Decreto Lavoro 2023, tutte le novità in arrivo

Assegno di Inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro: queste sono le due più importanti novità contenute nel Decreto Lavoro 2023.

Decreto Lavoro 2023
Decreto Lavoro 2023-nanopress.it

Il nuovo decreto Lavoro prevede la revisione delle politiche volte a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, introducendo una nuova disciplina che consenta alle persone ad accedere nel mondo del lavoro.

A pubblicarlo è l’INPS, la quale specifica che il dossier si pone come obiettivo la sintesi delle disposizioni principali che interessano la sua stessa attività, con focus particolare sulle nuove misure che dovrebbero contrastare la povertà.

L’Istituto si riferisce nello specifico al supporto per la formazione e il lavoro e all’Assegno di Inclusione, che sostituisce il Reddito di Cittadinanza.

L’Assegno di Inclusione nel Decreto Lavoro 2023

A partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di Inclusione prenderà il posto del Reddito di Cittadinanza. Questa misura di sostegno prevede dei percorsi di formazione, di inserimento sociale, di politica attiva e di lavoro.

A parte i controlli di natura preventiva, l’INPS informerà il richiedente sulle modalità per percepire il benefit economico, ossia l’iscrizione obbligatoria al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. La finalità dell’iscrizione è quella di sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale.

L’Assegno di Inclusione verrà erogato ogni mese e per un periodo non oltre i 18 mesi, ma potrà essere rinnovato, con sospensione di un mese, per altri 12 mesi.

Cosa prevede la prestazione? Innanzitutto, l’integrazione del reddito del nucleo familiare con soglia di 6.000 euro all’anno oppure di 7.560 euro all’anno se ci sono persone che non superano i 67 anni di età o persone che versano in gravi condizioni di disabilità e, quindi, non autosufficienti. L’integrazione andrà moltiplicata per il relativo parametro della scala di equivalenza.

L’altra integrazione è per le famiglie che abitano in un immobile in affitto per un importo uguale al canone annuo che viene previsto nel contratto di locazione in base a quanto dichiarato nel modello ISSE.

Assegno di inclusione
Assegno di inclusione-nanopress.it

L’importo arriva fino a 3.360 euro all’anno oppure a 1.800 euro all’anno nel caso in cui la famiglia è composta da persone che non superano i 67 anni di età o con membri con disabilità grave e non autosufficienti.

Supporto per la formazione e il lavoro

Nel decreto è anche previsto il Supporto per la formazione e il lavoro, una misura che mira a istituire dei progetti formativi, di riqualificazione e di qualificazione professionale.

Questo supporto non è compatibile con la pensione e il reddito di cittadinanza, ma anche con qualunque strumento di integrazione sociale o di sostengo al reddito causa disoccupazione.

Per ciò che concerne l’assegno unico universale, la maggiorazione verrà riconosciuta alle famiglie dove un genitore lavora in quanto l’altro è deceduto.

Nell’ambito delle politiche a favore dei giovani, l’INPS afferma che il decreto offre ai datori di lavoro un incentivo del 60% la paga mensile lorda per 12 mesi.

Ciò a patto che questi assumano nuove personale a tempo indeterminato, tra cui i contratti di lavoro di apprendistato a favore di giovani che hanno meno di 30 anni.

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