Dallas, Obama ai funerali degli agenti uccisi: ‘Il razzismo non è finito’

Dallas, anche il presidente Obama alla veglia di una delle vittime della strage

Barack Obama è arrivato alla cerimonia per i poliziotti uccisi a Dallas in compagnia della moglie Michelle. Il presidente degli Stati Uniti ha reso omaggio ai 5 agenti uccisi, ma ha anche ribadito che il razzismo non è certo un problema che riguarda il passato, ma è tristemente una realtà dei nostri giorni.

“Il razzismo non è finito con Martin Luther King. I pregiudizi rimangono, tutti nella vita ci imbattiamo nell’essere bigotti. Se siamo onesti, siamo in grado di sentire i pregiudizi dentro di noi” ha detto Barack Obama durante la cerimonia.
Il Presidente ha parlato del dovere che hanno gli americani di “respingere la disperazione che molti sentono dopo le recenti sparatorie”. Barack Obama guarda con lucidità ai fatti accaduti a Dallas: “Non si possono ignorare le manifestazioni dei neri”, farlo ha detto il presidente vuol dire “negare la realtà”.
Obama ha elogiato il lavoro dei 5 agenti morti: “Nonostante il fatto che la polizia fosse il soggetto della protesta quegli uomini hanno fatto il loro lavoro, stavano servendo il Paese” e aggiunto che chi svolge il difficile mestiere di agente “va rispettato”.

Obama alla cerimonia in memoria delle molteplici sparatorie della polizia a Dallas

Ai funerali era presente anche l’ex Presidente George W. Bush, un momento di unione a prescindere dall’appartenenza politica, ma fondamentale anche per ribadire uno dei limiti del Paese, la semplicità con cui i cittadini possono procurarsi le armi, “più facile dell’acquisto di un libro o di un computer” ha detto il presidente.

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