Dal martire di Bobby Sands alla tolleranza zero per Cospito

Con gli ultimi fatti di cronaca riguardanti Alfredo Cospito e il suo sciopero della fame per ribellarsi al 41 bis, regime di carcere duro a cui sottoposto, è tornato a far parlare di se la figura di Bobby Sands, il martire del digiuno, morto in carcere a 27 anni dopo 66 giorni di rifiuto del cibo.

Bobby Sands
Bobby Sands-Nanopress.it

A distanza di 42 anni dalla sua morte la sua persona, oggi, è considerata un simbolo dopo la protesta nel carcere di Maze contro la decisione di Londra di trattare i separatisti alla stregua di detenuti comuni.

Chi era Bobby Sands

Mai, come in questi giorni, il nome di Bobby Sands, viene rievocato quando si parla di Alfredo Cospito. Anche lui, come l’anarchico pescarese, quando era nel carcere di sicurezza di Maze, a Belfast, decise di indurre uno sciopero contro la fame.

Dopo 66 giorni, il 5 maggio 1981 morì all’età di 27 anni per protestare contro il regime di carcere duro a cui era sottoposto. Tante similitudini con Alfredo Cospito, considerato il Bobby Sands dei nostri giorni. Ma molti, stanno cercando di appellarsi al martire del digiuno affinchè l’anarchico detenuto nel carcere di Opera non faccia la sua stessa fine.

Mentre Alfredo Cospito è un’anarchico, accusato di due attentati ed è considerato il propulsore della FAI, Bobby Sands, invece, era un attivista e leader dell’ira; dopo la sua morte, il suo personaggio divenne un’icona della lotta di liberazione irlandese, martire del digiuno, simbolo della lotta politica.

Il martire del digiuno che piaceva alla destra

Mentre Alfredo Cospito da oltre 100 giorni è in sciopero della fame per ribellarsi contro il 41 bis, senza aver ottenuto nulla dal governo italiano, molti lo hanno ricollegato alla figura di Bobby Sands, anche lui carcerato e per ribellarsi al regime di detenzione morì dopo 66 giorni di digiuno.

Bobby Sands
Bobby Sands-Nanopress.it

L’unica differenza tra i due è che mentre per Alfredo Cospito la tolleranza è pari a zero da parte del mondo politico, lo stesso governo che rappresenta l’Italia, in passato, ha elogiato la figura di Bobby Sands, definito il martire del digiuno e simbolo della lotta politica.

I militanti del Fronte della Gioventù, gli eredi di Azione giovane (di cui Giorgia Meloni è stata presidente), hanno portato in alto la figura dell’attivista irlandese, quasi fosse un totem; la stessa Casa Pound nel 2011 ha tappezzato la città piena di manifesti con il volto di Sands e commercializzando il sidro di che porta il suo nome

Nel 2013, stessa cosa fece fratelli d’Italia, sul palco di Atreju, lo stesso partito politico che oggi ha scelto la linea dura per Alfredo Cospito:

“nessun cedimento di fronte al digiuno di chi attacca e minaccia lo Stato”.

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