Consigliere comunali diventano lucciole per protesta

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Anastasia Petrella e Stefania Sangermano sono due consigliere comunali di Castel Volturno (Caserta) che hanno deciso di mettere in atto una curiosa azione in supporto ad un’iniziativa intrapresa dal sindaco Dimitri Russo. Le due giovani donne si sono finte prostitute passeggiando sulla Domiziana, per denunciare, insieme col sindaco, per denunciare il degrado in cui è abbandonata la zona.

Dimitri Russo è il sindaco di Castel Volturno, che per denunciare il contesto di degrado e di squallore che avviene lungo tutto il litorale comunale, è sceso in strada con l’aiuto di due belle consigliere comunali, Petrella e Sangermano, e ha dato vita a una provocazione che mira a far cambiare le cose.

E così le due donne si sono finte prostitute e hanno ‘adescato’ numerosi clienti, i quali, appena vedevano il sindaco, mettevano la prima per fuggire via il più velocemente possibile. A coloro che si fermavano, il primo cittadino consegnava un depliant e illustrava la corretta raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dopo un rapporto a pagamento: profilattici, fazzolettini e quant’altro.

In realtà, chi ha provato a caricare in macchina Anastasia e Stefania (ricordiamo che le due giovani donne sono state fermate 15 volte in un paio di ore), dopo aver ascoltato le parole del sindaco Russo, veniva subito intercettato anche da una pattuglia della polizia municipale che rilasciava relativo verbale di contravvenzione.

Da settembre 2014 abbiamo multato 84 ‘clienti’ ma solo un’azione provocatoria come quella organizzata con le consigliere comunali Anastasia Petrella e Stefania Sangermano può far alzare il livello di attenzione sul fenomeno della prostituzione sulla Domiziana e costituire un deterrente davvero efficace contro questa forma di sfruttamento‘, ha spiegato il sindaco.

Lo Stato – prosegue Russo – continua ad essere assente a non mantenere le promesse fatte dopo quanto accaduto nel luglio scorso a Pescopagano con le tensioni tra italiani e stranieri. Le forze dell’ordine che presidiano il territorio sono sempre scarse, sebbene al Ministero dicano che non è così; eppure in estate ci inviarono 80 unità in più riconoscendo che era necessario un rinforzo ai presidi di polizia e carabinieri. Quegli agenti se ne sono andati dopo qualche settimana, e oggi siamo sempre nella stessa situazione. Il punto è che non si fanno indagini di polizia giudiziaria perché non ci sono gli uomini, così i traffici di donne e droga non si fermano mai perché non si interrompono i canali di approvvigionamento. Al Comune abbiamo appena 17 vigili urbani che non sono in grado di controllare bene l’ampio territorio, progetti di integrazione sociale per gli stranieri e italiani non ci sono, perché i fondi dell’Ambito sociale di cui facciamo parte sono pochi (800mila euro)‘.

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