Come stringi la mano? La risposta svela un tratto nascosto della tua personalità

Il modo in cui ci presentiamo agli altri dice molto sulla nostra personalità. E tu? Come stringi la mano? Ecco ciò che traspare di noi.

Come stringi la mano
Come stringi la mano – Nanopress.it

Tutti i giorni, ognuno di noi si rapporta con innumerevoli persone diverse, che siano esse sconosciute oppure no. Quando abbiamo a che fare con degli amici non abbiamo bisogno di presentarci: si tratta di persone che già che conosciamo e che, a loro volta, conoscono noi.

Quando ci capita di incontrare qualcuno per la prima volta, invece, lo scopo è quello di trasmettere subito una buona impressione, anche nel caso in cui si abbia poco tempo a disposizione. Ma le sensazioni che proviamo “a pelle”, come si suol dire, sono davvero così importanti?

Beh, la risposta è “sì”, anche se è del tutto lecito cambiare opinione sulle persone dopo averle conosciute. Il modo in cui ci si pone, però, racconta molto su di noi e sulla nostra personalità: oramai è risaputo, infatti, quanto il linguaggio del corpo sia efficace nel rapporto con gli altri. Con sguardi, espressioni facciali e movimenti possiamo comunicare tutto ciò che vogliamo, così come anche con una “semplice” stretta di mano.

Tuttavia, nonostante ciò, talvolta quest’ultimo gesto viene sottovalutato, senza sapere che, in realtà, il modo in cui porgiamo la mano può dire molto su di noi ai nostri interlocutori. Interessante, vero? Scopriamo insieme, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.

I gesti che parlano per noi

Che si tratti di un colloquio di lavoro, di un appuntamento o di qualsiasi altra circostanza, la prima impressione gioca un ruolo fondamentale sull’eventuale rapporto che potrebbe crearsi con chi ci troviamo davanti. Per questo motivo, è bene sempre cercare di tirare fuori la parte migliore di noi.

Come stringi la mano?
Come stringi la mano? – Nanopress.it

Fingere di essere diversi da ciò che siamo non serve, anzi, al contrario, è inutile e totalmente controproducente. Meglio essere sé stessi fin da subito, e fornire le prime nozioni sulla nostra personalità già dai primi minuti di conoscenza. In che modo? Tramite la stretta di mano.

In realtà, non esiste un solo modo per presentarsi e dare la mano a qualcuno, ma ce ne sono ben quattro, ognuna totalmente differente dalle altre. Vi è, infatti, la stretta di mano “dominante“; la stretta di mano “sottomessa“; la stretta di mano di “uguaglianza” e, infine, la stretta di mano cosiddetta “confidenziale“. Una volta averle elencate, non ci resta che analizzarle tutte.

Come stringi la mano?

Se quando incontri qualcuno per la prima volta stringi la mano con il palmo rivolto verso il basso, allora vuol dire che stai utilizzando il metodo “dominante”. In tal caso, la persona che hai di fronte recepisce che sei una persona sicura di sé, con un animo da vero leader e consapevole di ciò che vuoi. Se, al contrario, rivolgi il palmo della tua mano verso l’altro, si tratta di una stretta di mano sottomessa la quale, come si può facilmente intendere, è indice di un carattere più remissivo e insicuro.

Il linguaggio del corpo
Il linguaggio del corpo – Nanopress.it

Quando la stretta di mano avviene in maniera del tutto simmetrica (con il palmo rivolto lateralmente, per intenderci), vuol dire che ti trovi di fronte a una stretta di mano di uguaglianza, il che significa che il rapporto tra te e la persona alla quale ti stai presentando è all’insegna del rispetto e della parità. Se, invece, il tuo primo pensiero è quello di utilizzare entrambe le tue mani per accogliere al loro interne quella dell’altro, allora probabilmente ti stai rapportando con una persona che già conosci, con la quale hai confidenza e per cui nutri dell’affetto.

La stretta di mano ideale, a prescindere dalla propria indole, prevede solamente pochissime regole da seguire. Per prima cosa, è buona norma non porgere mai una mano sudata, ed effettuare una stretta che sia decisa, ma non troppo. Guardare negli occhi chi ci troviamo davanti, inoltre, è sempre cosa gradita, così come anche lasciarsi andare a un sorriso.

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