Colonnello della Guardia di Finanza si suicida

Conferenza Stampa operazione "Dama Nera"

Si è sparato un colpo di pistola alla testa il Colonnello della Guardia di Finanza, O.P., che avrebbe dovuto testimoniare al processo, a Reggio Calabria, in cui è imputato l’ex ministro Claudio Scajola. In base ad alcune fonti l’ufficiale era caduto in depressione per aver perso due familiari in poco tempo, la sua morte è ora oggetto di un’indagine da parte della procura di Roma.

Il Colonnello della Guardia di Finanza morto suicida aveva fatto parte del team investigativo coordinato dalla procura di Reggio Calabria che avevano indagato sull’ex ministro Scajola per aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena (condannato in concorso esterno per associazione mafiosa).
In base alle ricostruzioni degli inquirenti O.P. è arrivato in ufficio alle 6.30 di mattina e dopo essersi chiuso nella sua stanza si è sparato un colpo con la sua pistola d’ordinanza. A trovare il corpo una collega giunta sul posto intorno alle 8.30.
Fonti della Dia raccontano che il colonnello aveva anche chiesto le dimissioni dopo il trasferimento alla sezione antiriciclaggio, incarico non apprezzato dall’ufficiale. L’uomo, che aveva 47 anni, lascia una moglie e due figli di 6 e 8 anni.

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