Cibi adulterati: bistecche colorate e pesce con additivi

E’ stato scoperto un giro di cibi adulterati, sui quali l’Arma dei Carabinieri, attraverso un apposito dossier, ha messo in guardia. Si tratterebbe di affari che rimangono in mano alla criminalità organizzata, la quale ricaverebbe un guadagno per centinaia di milioni di euro. Tra il 2012 e il 2014 le forze dell’ordine hanno fatto più di 90.000 controlli in centri di smistamento, in supermercati e presso esercenti vari, ma non tutti sono risultati in regola. A non superare il test sono stati anche allevamenti di bovini e ovini e i pastifici.

Secondo gli esperti, a sfuggire alle regole sono soprattutto coloro che si occupano del settore della ristorazione. Su più di 27.000 locali pubblici controllati, oltre 11.500 avevano commesso almeno una violazione delle norme. A Parma i Carabinieri hanno dovuto ricorrere al sequestro di 2.300 prosciutti, che erano ricavati da animali alimentati con rifiuti. A Palermo sono stati denunciati dei macellai che vendevano carne trattata con ione solfito e in questo modo diventava rossa.

In quattro regioni (Puglia, Marche, Emilia Romagna e Veneto) sono stati sequestrati pesce spada e tonni trattati con additivi. In particolare per il pesce veniva utilizzato il cafodos, che dopo qualche tempo diventa invisibile anche alle analisi di laboratorio e che ha come effetto quello di far sembrare il prodotto fresco. Le forze dell’ordine hanno accertato che anche l’olio extravergine d’oliva in molti casi viene sostituito con olio di soia. I NAS di Napoli hanno scoperto bottiglie di champagne falsificate con timbri e bollini adesivi.

Anche il mercato dei farmaci gestito dalla criminalità è in espansione e sono stati effettuati sequestri, nei primi cinque mesi del 2014, per un valore superiore a 115 milioni di euro. Preoccupano soprattutto le vendite di farmaci online: antidepressivi, antistaminici, farmaci contro l’epilessia e addirittura anche presunti medicinali contro il cancro.

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