Chirurgo plastico lavorava in ospedale da 30 anni ma era abusivo

Achille Alemanni, 61 anni, è stato licenziato e denunciato alla Procura della Repubblica. L’uomo, che ha lavorato sempre nel reparto di chirurgia plastica, ha esercitato per trent’anni la professione di chirurgo all’ospedale di Magenta, senza essersi mai iscritto all’Ordine dei medici. Sul certificato consegnato alla direzione sanitaria dell’ospedale Fornaroli quando prese servizio c’era scritto il suo nome. Ma il numero di iscrizione corrispondeva a quello di un altro medico.

Come riporta il Corriere, alla verità si è giunti il 2 aprile grazie a un controllo. L’uomo, spiega Massimo Lombardo, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera di Legnano ”non ha respinto le accuse nei suoi confronti”. Per legge, senza l’iscrizione all’albo dei medici non è possibile esercitare la professione, né in ospedale, né in ambulatori privati. All’albo ci si può iscrivere solo dopo aver conseguito la laurea in medicina e aver superato l’esame di Stato. Documenti che il dottor Alemanni aveva regolarmente presentato, ma sui quali ora sono in corso accertamenti.

A volte capita con i certificati vecchi, che non sono scritti a computer. Basta un numero che si legge male o un refuso. Allora abbiamo fotocopiato il certificato e lo abbiamo inviato all’ordine. Ci hanno risposto che non era autentico”, ha dichiarato Lombardo.

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