Chiamami col tuo Nome: Oscar 2018 per la miglior sceneggiatura non originale

Chiamami col tuo Nome Oscar 2018

[didascalia fornitore=”Ansa”]James Ivory con la statuetta dell’Oscar e la particolarissima camicia indossata durante la Notte delle Stelle 2018.[/didascalia]

Nella Notte delle Stelle c’è stata gloria anche per l’Italia: a Chiamami col tuo Nome l’Oscar 2018 per la miglior sceneggiatura non originale firmata dal veterano James Ivory, che a quasi 90 anni si è tolto la bella soddisfazione di diventare il vincitore più anziano nella storia degli Academy Awards. Com’è noto, il film diretto dal palermitano Luca Guadagnino partiva con la ricca dote di quattro candidature agli Oscar 2018 (le altre erano quelle per il miglior film, il miglior attore protagonista con Timothee Chalamet e la miglior canzone), ma i bookmaker avevano già anticipato che le chance di vittoria erano circoscritte alla sola categoria Best Adapted Screenplay, e così fortunatamente è stato.

James Ivory, che meditava da tempo la sua ‘vendetta’ contro gli Oscar dopo la delusione per le nomination finite nel nulla per i suoi capolavori Camera con Vista, Casa Howard e Quel Che Resta Del Giorno, ha ritirato la statuetta indossando sotto l’abito una particolarissima camicia raffigurante il viso di uno degli attori di Chiamami col tuo Nome, il già citato Timothee Chalamet che concorreva per la statuetta come miglior attore protagonista (assegnata poi a Gary Oldman). Nel suo discorso di ringraziamento Ivory ha citato Luca Guadagnino (‘Lo ringrazio per la sua sensibilità di regista’) e ha ricordato al pubblico che non c’è differenza tra amore omosessuale ed eterosessuale: ‘Tutti siamo passati attraverso l’esperienza del primo amore, qualunque esso sia’.

Luca Guadagnino Oscar 2018

[didascalia fornitore=”Ansa”]Luca Guadagnino sul red carpet degli Oscar 2018.[/didascalia]

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Tratto dall’omonimo romanzo dell’americano André Aciman e interpretato da un cast internazionale, Chiamami col tuo Nome è un film ambientato nell’Italia settentrionale dei primi anni ’80 e racconta la storia d’amore omosessuale tra due ragazzi, Elio e Oliver (il primo più giovane e sensibile, l’altro più maturo e assai più disinvolto), interpretati rispettivamente da Chalamet e Armie Hammer. La pellicola ha fin qui ottenuto grande successo al botteghino, soprattutto in USA e Canada, con un incasso globale di circa 32 milioni di dollari a fronte di un budget di spesa di appena 3,5 milioni. Dopo questi numeri siamo certi che Luca Guadagnino sarà sicuramente chiamato a girare altri film a Hollywood.

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E a proposito del 46enne regista siciliano, che ha diretto in passato i lungometraggi The Protagonists, Melissa P., Io Sono L’Amore e A Bigger Splash, chiamato a commentare a caldo l’Oscar 2018 per Chiamami Col Tuo Nome, ha dichiarato di essere felice che la gente abbia capito che la sua ultima fatica ‘è un film sulla capacità di capirsi, di amare e farsi amare invece di cercare di dominare l’altro’. Anche precedentemente alla Notte degli Oscar Guadagnino aveva rifiutato per Call Me by Your Name l’etichetta di ‘film gay’ precisando che si tratta di una pellicola che parla di amore e basta, senza classificazioni di alcun genere.

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