Chi è Virginia Raggi, nuovo sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle

[galleria id=”7557″]

Chi è Virginia Raggi, il nuovo sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle? L’ex consigliere comunale, avvocato di 37 anni, è riuscita prima a raggiungere il ballottaggio (35,25% dei voti, precedendo Roberto Giachetti del Partito Democratico, al 24,87%) poi a vincerlo. Domenica 19 giugno il trionfo. La Raggi era stata scelta come candidata a sindaco dopo aver vinto le Comunarie del Movimento 5 Stelle, lo scorso 23 febbraio, battendo il favorito Marcello De Vito (candidato sindaco del 2013), e gli altri grillini Paolo Ferrara, Enrico Stefano e Teresa Zotta. In questi tre anni all’opposizione si è occupata soprattutto di questioni relative alla scuola e all’ambiente. Ma scopriamo qualcosa in più di lei.

IL PROGRAMMA DI VIRGINIA RAGGI

Virginia Raggi è nata a Roma il 18 luglio del 1978, è cresciuta nel quartiere di San Giovanni e vive nella borgata Ottavia. Si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Roma Tre ed è specializzata in diritto d’autore, proprietà intellettuale e nuove tecnologie. Dal 2006 è avvocato, è stata nominata Cultore della Materia presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. Definita “la Maria Elena Boschi del M5S”, dopo la laurea ha iniziato la pratica forense presso lo studio Previti e da oltre 6 anni lavora come civilista in uno Studio Legale Associato (Sammarco) che vede tra i suoi consulenti esterni anche il penalista Alessandro Sammarco, che in passato ha difeso Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Cesare Previti in importanti processi a loro carico. Un dettaglio che molti simpatizzanti 5stelle hanno criticato. Dal 2008 fa parte del GAS (Gruppi di acquisto solidale) e ha frequentato associazioni come l’Ex Lavanderia e l’ex Manicomio Provinciale Santa Maria della Pietà, che le hanno regalato un appoggio da parte dell’area più ”radical” e di sinistra.

[secgalleria id=”7801″]
(La vittoria di Virginia Raggi sulla stampa estera)

Virginia raggi è sposata e ha un figlio. Alla politica si è avvicinata grazie al marito Domenico Aglioti, e nel 2011 è entrata nel Movimento 5 Stelle, mentre un paio di anni dopo è stata eletta consigliera comunale con 1.525 preferenze nell’amministrazione del sindaco Marino. Diventata la prima donna candidata a sindaco di Roma nel 2016, dopo il primo turno ha ottenuto più del 35% delle preferenze e quindi ha sfidato Roberto Giachetti (Pd) al ballottaggio. Poi la netta vittoria (67,15% contro 32,85%) che l’ha incoronata primo sindaco donna di Roma.

Le critiche in campagna elettorale
Durante la campagna elettorale Raggi è stata criticata quando è emerso che sia lei come gli altri candidati del Movimento 5 Stelle al consiglio comunale, avevano dovuto firmare una sorta di contratto anti-dissenso (prevede una multa e le dimissioni in caso di contrasti con i vertici grillini) che è caratterizzato pure dall’obbligo di sottoporre e ottenere parere favorevole dallo “staff di Beppe Grillo” per tutte le decisioni da prendere in Consiglio Comunale.

Tra le polemiche dei suoi oppositori politici e gli attestati di fiducia di quanti hanno visto in lei un cambiamento possibile e a portata di mano per Roma, Virginia Raggi ha animato il dibattito politico degli ultimi mesi, e nel confronto tra il suo e il programma di Roberto Giachetti, ha fatto parlare di sé anche la stampa estera oltre che i media locali. Come quando ha proposto la realizzazione di una funivia urbana orizzontale (Gondolina) in grado di sorvolare la città e eliminare il problema del traffico (su progetto già elaborato dall’associazione “Casalotti Libera”).

La candidata del Movimento Cinque Stelle in un video sul sito di Beppe Grillo, ha ringraziato gli attivisti che l’hanno sostenuta in campagna elettorale: “Mafia Capitale ci ha dimostrato che a Roma la vera politica non la fanno i partiti, ma i cittadini romani. Quelli che si svegliano alle 5 del mattino ogni giorno e attendono ore prima che passi l’autobus che li porti a lavoro. La politica la fanno tutte quelle mamme che si fanno in quattro per trovare un asilo pubblico decente per il proprio bambino. La fanno i commercianti, i liberi professionisti, gli artigiani che pagano le tasse più alte d’Italia ricevendo servizi scadenti. La politica a Roma la devono fare i musei, i parchi, il centro storico e le periferie. Non siamo solo una città, siamo storia. E qualcuno ha provato a cancellarci, speculando sulle nostre spalle. Ora è il momento di prenderci la nostra rivincita. Sarà un compito difficile e ne sono pienamente consapevole, ma non mi spaventa. A essere spaventati sono coloro che vogliono che resti tutto com’è. Perché non è vero che Roma non può tornare al pari di grandi metropoli europee come Berlino e Parigi, non è vero che la Capitale non può rinascere. Possiamo tornare ad essere città del mondo ed è il momento di riprenderci la nostra storia“.

Dopo la vittoria: “Pronta a governare, parte una nuova era”
E alla fine i romani hanno scelto lei. La Raggi, emozionata, ha commentato così il trionfo contro Giachetti: “Hanno vinto i romani. Voglio ringraziare tutti i romani che mi hanno affidato questo compito. È un momento storico, una svolta. Sono pronta a governare, ora parte una nuova era. Voglio mettere un punto su tutti i toni aspri, sui vili attacchi che ho ricevuto. Si riparte subito e mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il buon senso di aprire un dialogo su problemi e soluzioni, per mettere al centro i romani”.

Impostazioni privacy