Charlie Hebdo su eBay: prezzi folli e sciacalli in azione sul sito d’aste

Puntuali come la morte, quasi banali talmente scontati, gli sciacalli del web hanno preso d’assalto le edicole per acquistare una copia dell’edizione speciale di Charlie Hebdo del 14 gennaio 2015 e hanno iniziato a tappezzare eBay con inserzioni dai prezzi anche allucinanti. Sì, si tratta proprio della copia del giornale satirico francese del post-attentato che ha visto sterminare la redazione da parte di un commando terroristico. Se anche in Italia si poteva trovare – allegato al Fatto Quotidiano – a un prezzo di appena 2 euro, sul sito d’aste si trova da un minimo di 20 euro fino a un massimo di diverse migliaia.

Dopo l’inquietante attentato terroristico che ha visto l’uccisione di dodici persone, dieci giornalisti e due poliziotti e dopo che Parigi è scesa in piazza per manifestare, il giornale satirico Charlie Hebdo è ritornato in stampa ed è passato da sessantamila copie a diversi milioni, anche oltre il confine nazionale e tradotti in 16 lingue. I terroristi avevano sparato sul direttore della testata Stéphane Charbonnier, detto Charb, e sugli altrettanto celebri fumettisti Cabu, Tignous e Wolinski per vendicare l’offesa subita a causa delle vignette su Maometto. Ed è proprio il Profeta ad apparire sulla copertina, con una lacrima, il cartello Je Suis Charlie e con la scritta “TOUT EST PARDONNE” ossia “Tutto è perdonato”. La firma è di Luz che la strage l’ha sfiorata essendo arrivato tardi in ufficio per via di un appuntamento personale.

Ebbene, la maggior parte dei francesi e tantissimi altri europei, italiani compresi, si è riversata presso le edicole sia ieri 14 gennaio sia oggi 15 gennaio (con la ristampa più che doverosa) per acquistare una copia, esprimere il cordoglio, collezionare, anche partecipare a quella che è diventata una moda (inutile negarlo) tuttavia poco importa. Quel che importa è che si sia raggiunta una tiratura straordinaria. E fin qui tutto molto bello, peccato che poi su eBay si sia passato al solito, classico, rivoltante sciacallaggio. Le copie sono state messe a centinaia all’asta con prezzi che – quando va bene – sono di 20 euro, ma quando si vuole giocare pesante superano di slancio i 100 per lanciarsi oltre i 1000.

Ma mentre la maggior parte dei venditori si gode il momento e spera di raggiungere cifre allucinanti, ci sono inserzionisti che sembrano quasi sconvolti da tanta “fortuna”, come un italiano che aggiorna la pagina con una sorta di mini comunicato in italiano, inglese e francese: “Sono rimasto impietrito nel vedere la cifra raggiunta.desidero ringraziare tutti quelli che hanno fatto offerte. davanti a Dio dichiaro che il ricavato sara devoluto per buona parte in beneficenza ai parenti delle vittime e alla redazione del giornale.io sono una persona umile che vive vendendo i propri francobolli,ma di fronte a questa cosa non posso tenere il denaro mi sentirei una m***a. il vincitore dell’asta riceverà a stretto giro entro poco tempo dopo che avra pagato le ricevute dei bonifici devoluti in beneficenza. grazie a tutti“. C’è da credergi? Per saperlo si dovrà sborsare come minimo 2030 euro dato che al momento della stesura dell’articolo si è su quella somma.

Speriamo che gli acquirenti sprovveduti che spendono interi stipendi si ricredano in tempo e speriamo anche che eBay entri personalmente in azione andando a fermare questo scempio insopportabile. Ci dev’essere libertà sia di mettere all’asta sia di acquistare, questo è innegabile, e tali inserzioni non vanno contro le regole del sito, tuttavia per una volta ci potrebbe stare una bella eccezione.

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