Caso Raggi-Muraro, Di Maio: ‘Avevo letto male la mail’. Salta l’incontro con Grillo

Luigi Di Maio ospite di "In mezz'ora"

Beppe Grillo atteso a Roma dopo il caos scoppiato in Campidoglio. Il garante del M5S sarebbe già dovuto arrivare nella Capitale lunedì, ma anche per lasciare maggiore autonomia alla sindaca Virginia Raggi ha preferito rinviare. Sembra però che il leader dei grillini abbia cambiato nuovamente idea e fonti del Movimento 5 Stelle affermano che non sarà in Campidoglio per incontrare la Raggi, ma non si esclude la possibilità di un blitz da parte del ‘capo’.
Ieri si è svolta la resa dei conti all’interno del Direttorio nazionale e quello romano che hanno chiesto “un passo indietro” sia per l’assessore Paola Muraro e il neo al Bilancio De Dominicis. Il vice capo di gabinetto, Raffaele Marra, invece, dovrebbe essere spostato a altro incarico, a quanto si apprende. Il capo della segreteria politica Salvatore Romeo vedrebbe invece il suo ruolo ridimensionato.

Prima di addentrarci nel caos romano, ecco un breviario per capire chi è chi
Virginia Raggi: la sindaca è accusata di non aver detto subito al direttorio che l’assessore Paola Muraro da lei nominata era indagata. Lei sostiene di averlo fatto.
Paola Muraro: l’assessore all’Ambiente sotto indagine per presunte irregolarità nella gestione dei rifiuti. Sa di essere indagata dal 18 luglio. Lo stesso giorno ha informato Virginia Raggi. Il direttorio la vuole fuori dai giochi.
Raffaele Marra: vice capo di Gabinetto vicino a Virginia Raggi. Il direttorio lo vuole fuori dai giochi.
Salvatore Romeo: capo segreteria vicino a Virginia Raggi. Il direttorio lo vuole fuori dai giochi.
Raffaele De Dominicis: assessore al Bilancio. Il direttorio lo vuole fuori dai giochi.
Luigi Di Maio: è il braccio destro di Beppe Grillo. Vorrebbe diventare premier. E’ stato informato del caso Muraro dalla collega Paola Taverna con una mail. Sostiene di averla ricevuta ma di averla letta male. La sua ascesa come leader di partito è compromessa.
Alessandro Di Battista: è il braccio sinistro di Beppe Grillo nonché la faccia pulita e ruspante del Movimento. E’ completamente estraneo alla vicenda.
Roberta Lombardi: è il capo della fazione avversa a Virginia Raggi.
Paola Taverna: la senatrice 5 Stelle che ha inviato la mail a Di Maio per informarlo della situazione romana.

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Il Movimento 5 Stelle si è riunito ieri sera per 10 ore dopo che la sindaca Virginia Raggi ha confessato di essere a conoscenza delle indagini in corso a carico di Paola Muraro. Ieri erano presenti diversi esponenti del Direttorio, tra cui anche Luigi Di Maio su cui ancora ci si chiede se fosse o meno a conoscenza delle vicende giudiziarie dell’assessore all’ambiente.

La lunga riunione del Direttorio e le accuse a Di Maio
Al meeting di 10 ore hanno partecipato anche Stefano Vignaroli e Paola Taverna. “La riunione non è finita, è solo sospesa e potrà continuare anche domani, è una riunione in fieri”, ha detto Roberto Fico, membro del direttorio M5S. “Durante la riunione -spiega Fico – è stato sentito anche Beppe Grillo“. L’incontro non ha riguardato solo il caso dell’assessore Paola Muraro ma l’intero ‘capitolo’ Roma.
La riunione si è svolta a porte chiuse e non in streaming, come altri meeting grillini. Indiscrezioni di stampa riportano alcune conversazioni rubate durante la riunione, che non siamo in grado di confermare o smentire:
Carla Ruocco rivolgendosi a Luigi Di Maio: “Ma ti rendi conto che ti stai comportando come la Raggi? Anzi, no, come una Raggi al quadrato!”.
Paola Taverna: “Nessuno può incolparci di nulla, non ti azzardare a dare la colpa a noi, Luigino! Non è più tempo di ragazzini che si sono montati la testa”.

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La mail che incastra Di Maio
Una giornata infuocata quella di ieri, Luigi Di Maio è rimasto in silenzio e ha rinunciato all’ospitata televisiva nel nuovo talk show di Rai tre. Mentre Alessandro Di Battista ha rinunciato alla tappa del suo tour anti referendum ad Ischia.
E proprio Luigi Di Maio è stato grande protagonista della giornata di ieri, seppur non abbia detto una parola. Virginia Raggi prima racconta di aver informato tutto il direttorio compreso il vice presidente della Camera, poi ritratta e corregge il tiro: “Grillo e Di Maio non sapevano nulla”. Eppure Paola Taverna non ci sta e accusa: “Di Maio sapeva”. In gioco c’è la credibilità dell’esponente politico su cui il Movimento 5 Stelle puntava tutto, colui che spesso è stato identificato come il futuro premier. Una email avrebbe informato Di Maio dell’indagine su Paola Muraro, ma l’Adnkronos rivela che ci sarebbe stato una sorta di ‘equivoco’ e che Di Maio avrebbe letto male la mail. “Il vicepresidente della Camera aveva inteso, dalla mail, che il fascicolo sulla Muraro si riferiva all’esposto del numero uno di Ama, Daniele Fortini, che il due agosto si era recato alla Procura di Roma, notizia rimbalzata sui giornali” si legge su Adnkronos. Sarebbe questa la ‘linea difensiva’ del vice presidente della Camera.

A Di Maio torna la parola a più di 24 ore dalla tempesta. Il vice presidente della Camera pubblica un post su Facebook e accusa “il sistema dei partiti e dell’informazione legata ad essi” di aver “montato un caso incredibile”. Di Maio annuncia che sarà a Nettuno in serata per partecipare al tour Costituzione Coast to Coast con Alessandro Di Battista, “ci guarderemo negli occhi, vi racconterò i fatti e ci parleremo senza intermediari”, promette.

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